Per l’azzurro quello nella capitale cinese è stato il nono titolo in carriera, gli stessi di Fabio Fognini: da domani sarà in campo nel Master 1000 di Shanghai
Una vittoria che lo ha fatto entrare nella storia del tennis italiano. Il grandissimo successo di Jannik Sinner nell’Atp 500 di Pechino lo ha fatto volare al quarto posto della classifica del ranking, posizione mai raggiunta da nessun tennista italiano dai tempi di Adriano Panatta. L’altoatesino ha conquistato il torneo demolendo prima in semifinale Carlos Alcaraz e poi sconfiggendo per la prima volta in carriera la sua bestia nera Daniil Medvedev.
Prosegue quindi il 2023 fantastico del classe 2001, quello della definitiva consacrazione. Con il successo nella capitale cinese Jannik è salito a nove titoli Atp vinti in carriera, pareggiando il conto di Fabio Fognini. Un grande segno di continuità dopo la prima gioia ottenuta ad agosto nel Master 1000 con la gioia di Toronto. Quest’anno è anche arrivata la prima semifinale slam, a Wimbledon, quello che finora sembrava essere un tabu per l’azzurro che mai aveva superato i quarti di finale di uno dei quattro tornei più importanti. La qualificazione ormai certa alle Finals è solamente la ciliegina sulla torta oppure l’attestato del raggiungimento definitivo di uno status che si merita. Jannik è un grande campione e per il prossimo decennio sarà uno dei protagonisti assoluti del tennis mondiale. Intanto c’è grande attesa per il suo esordio, che avverrà domani, sabato 7 ottobre, nel Master 1000 di Shanghai. Di fronte si troverà l’americano Giron. Poi il tabellone non sarà per niente semplice con Zverev e Medvedev possibili avversari agli ottavi e ai quarti di finale.
Nel frattempo è stato comunicato il montepremi conquistato dal classe 2001 con la vittoria dell’ultimo torneo: 679.550 dollari statunitensi (circa 649.275 euro). Una cifra pazzesca che arricchisce ancor di più il prize money di Sinner, che si avvia ad essere il tennista italiano più vincente di sempre: il futuro è tutto dalla sua parte.