Giornata cruciale per il centrocampista della Juventus che è risultato positivo ad un controllo antidoping dopo la partita contro l’Udinese
E’ il giorno della verità per Paul Pogba. Oggi, infatti, giovedì 5 ottobre, il centrocampista della Juventus dovrà sostenere le controanalisi dopo la positività al testosterone riscontrata dopo un controllo al termine della match della prima giornata di campionato contro l’Udinese, partita peraltro in cui il francese non era neanche sceso in campo. Il secondo campione di urina sarà quindi quello decisivo e se, come ampiamente previsto, dovesse confermare la positività manderebbe il giocatore incontro ad una lunga squalifica.
I risultati definitivi sono attesi nell’arco di poche ore, quindi già in serata o al massimo nella giornata di venerdì 6 ottobre si saprà l’esito dei controlli. Ovviamente si tratta del momento più difficile della carriera del numero 10 della Juventus, che da quando è tornato in bianconero ha riscontrato solamente problemi. Prima l’infortunio al ginocchio non operato immediatamente per provare a partecipare al Mondiale, poi le diverse ricadute muscolari e i problemi psicologici che l’hanno attanagliato per gli ultimi anni. E ora quella che può sembrare la pietra tombale alla sua carriera. In caso di conferma delle analisi inizierebbe la fase istruttoria. Il giocatore rischia uno stop dai 2 ai 4 anni, ma in caso di dimostrazione di involontarietà e di eventuale patteggiamento la squalifica potrebbe essere ridotta a circa 12 mesi. Questo stop comunque, precluderebbe decisamente la sua carriera.
Contestualmente la Juventus potrebbe sospendere immediatamente lo stipendio del calciatore, garantendogli il minimo salariale (39mila euro lordi). In caso di squalifica, però, l’ipotesi più concreta da parte del club bianconero sarebbe quella di una rescissione del contratto in scadenza nel giugno 2026. Attualmente Pogba percepisce 8 milioni netti (11 lordi per il decreto crescita) e questo porterebbe la società a risparmiare più di 30 milioni nei prossimi tre anni. Una cifra che potrebbe quindi alleggerire il bilancio della Juventus che sta cercando di contenere i costi dopo anni di mala gestione che l’hanno portata anche all’esclusione dalle coppe europee.