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CALCIO

Del Piero, cosa è successo con Buffon: non è tra i migliori 5 della Juventus

Il binomio Del Piero Buffon fa sognare ancora oggi i tifosi bianconeri, eppure c’è qualcosa che tira in ballo i due e che sta facendo discutere.

Alessandro Del Piero (Foto Instagram) – Sportnews.eu

Del Piero e Buffon sono tra le stelle che più brillano nell’epoca della Juventus moderna. Entrambi hanno militato per anni in maglia bianconera e hanno anche avuto il privilegio di potersi fregiare dell’onere di detenere la fascia di capitano. Inoltre numerose sono state le stagioni vissute insieme, i successi, le vicende vissute in campo ed anche nello spogliatoio sia nelle partite ufficiali che negli allenamenti quotidiani.

E non sono mancati anche degli insuccessi, che però a loro volta hanno contribuito a fare di Del Piero e Buffon delle pietre miliari tanto nella storia della Juventus quanto del calcio italiano. Con il recente ritiro di Gigi alla calcisticamente veneranda età di 45 anni si è chiuso un ciclo durato tre decenni per il pallone di casa nostra.

Del Piero Buffon, due campioni che tutto il mondo conosce

Claudio Marchisio ed Alessandro Del Piero (Foto Instagram) – Sportnews.eu

Infatti Del Piero e Buffon sono figli di quella Serie A degli anni Novanta che era ammirata in tutto il mondo, che era piena di organici con tutti italiani e con al massimo uno, due, tre stranieri fortissimi. Una Serie A che faceva andare i giapponesi in giro a dalle loro parti con le maglie ufficiali delle squadre italiane. E che portò in più di un caso al sorgere di denominazioni proprio con parole della nostra lingua per i club del locale campionato di calcio professionistico, la J-League, che sorse nel 1992.

Se oggi i tifosi del Sol Levante seguono le sorti del Kawasaki Frontale, del Tokyo Verdi, del Gamba Osaka, del Sanfrecce Hiroshima e di altre squadre che hanno qualcosa di apertamente italiano nei loro nomi lo devono a quanto mitico divenne questo sport a casa nostra a quei tempi. E non è un caso se i nomi di Del Piero e Buffon sono conosciutissimi a quelle latitudini come anche in Australia (dove proprio Del Piero ha giocato tra 2012 e 2014, n.d.r.) negli Stati Uniti, in Sud America e nel resto del mondo. Allora perché l’uno ha escluso l’altro in occasione di un recentissimo evento ufficiale?

Alex “dimentica” Gigi

Del Piero e Buffon (Foto Instagram) – Sportnews.eu

Qualche giorno fa ha avuto luogo un evento per presentare il nuovissimo videogioco EA Sports FC 24, ovvero l’erede della longeva serie calcistica videoludica FIFA. Il cambio di nome è stato dettato dalla perdita della licenza ufficiale da parte della casa sviluppatrice Electronic Arts. Ebbene, Del Piero ha presenziato ad un incontro assieme all’ex compagno di squadra, Claudio Marchisio. E ad entrambi, per gioco, è stato chiesto di allestire al momento una ideale top 5 di quelli che a loro detta sono i giocatori più forti mai transitati in maglia bianconera.

La squadra di Marchisio è la seguente: Buffon, Chiellini, Pirlo, Platini, Del Piero. Quella di Alex invece è Zoff, Scirea, Platini, Boniperti, Zidane. C’è da dire che la lista è stata fatta da parte di entrambi d’emblée, al momento, senza ragionarci su. Ed assolutamente senza alcuna polemica come qualcuno avrà inevitabilmente pensato. Di Buffon, Del Piero ha sempre speso parole di grande apprezzamento e così è stato anche a parti invertite.

Tra i due campioni non c’è alcun problema

Del resto i tifosi della Juventus ricorderanno il gesto bellissimo fatto da Alex nei confronti di Gigi dopo un gol subito in una partita decisiva per lo scudetto, nel 2012. Avvenne in casa contro il Lecce, con un errore del portiere che consentì a Bertolacci di segnare il gol dell’1-1 finale. Quell’episodio ammutolì lo Juventus Stadium e fece piegare Buffon per lo scoramento.

Ma Del Piero fece sessanta metri di campo per dare il cinque al compagno di squadra e per sollevarlo da quell’errore. Che comunque non sarebbe stato decisivo, visto che quattro giorni dopo la Juve sarebbe diventata campione d’Italia. Fu il primo dei nove scudetti consecutivi per la compagine torinese.

Salvatore Lavino