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Formula 1

Sergio Perez, arriva la terribile rivelazione: fans sotto shock, “Ho dovuto..”

Continua a non convincere la situazione di Sergio Perez, le ultime dichiarazioni del campione hanno sconvolto il paddock

Sergio Perez (Foto instagram)-sportnews.eu

In questa stagione la Red Bull ha dominato in lungo ed in largo fatta eccezione per la gloriosa parentesi di Singapore in cui ha trionfato la Ferrari di Carlos Sainz. In un contesto simile sarebbe impossibile immaginare che esistano problemi così radicati, soprattutto guardando ad inizio anno in cui Sergio Perez è riuscito a trovare subito un feeling particolare con la sua vettura imponendosi anche sul compagno.

Dopo mesi dall’avvio, ad ogni modo, la situazione pare più che ribaltata con il messicano travolto dalle critiche anche direttamente dall’interno, uno scenario che ha portato il ragazzo ad avere problemi non da sottovalutare, per il quale ha richiesto addirittura l’intervento di uno specialista.

Sergio Perez dal mentale Coach, “Da Miami in poi ho avuto bisogno di aiuto”

Sergio Perez (foto Instagram)-sportnews.eu

Ormai sentiamo sempre più parlare di Mental Coach, una figura spesso legata al mondo del calcio che serve ai grandi campioni, magari in un periodo di smarrimento, per tornare a credere in loro stessi ed abbattere quegli ostacolo che bloccano la loro ascesa.

Questo è sicuramente quello che è successo anche a Sergio Perez, finito in un momento no, in cui non è riuscito ad imporsi sugli avversari nemmeno avendo a disposizione una macchina nettamente migliore.

Un po’ le prestazioni e un po’, sicuramente, anche le critiche poco velate arrivate da parte di Helmut Marko pubblicamente, hanno fatto vacillare il messicano che da Miami in poi si è avvalso dell’aiuto di un assistente per aiutarlo a superare il momento.

Dopo Miami mi sono trovato in difficoltà, su una macchina ristrutturata che non mi si addiceva, ho avuto bisogno di un po’ di tempo, quando sono riuscito a tornare in Q3 ho riacquistato un po’ di fiducia, è stato difficile perché quando guidi per un top team la pressione è altissima. Non ero allegro e per questo ho assunto un Mental Coach, con lui ho lavorato per arrivare alla migliore versione di me stesso, non solo in pista ma anche a casa, perché la mia famiglia merita di avere un padre allegro“.

Queste le parole del secondo pilota di Red Bull, parole che hanno toccato i tifosi che, in verità, non hanno mai più di tanto additato il ragazzo per le prestazioni. Quando si ha la macchina migliore, tuttavia, è ovvio che ci si aspetti risultati, anche se le due RB19, ormai è chiaro, non vengono evolute di certo per favorire la guida di Perez quanto per favorire le attitudini di Verstappen.

In questa situazione sembra ancor più probabile un’addio a fine stagione, ma per quello staremo a vedere, anche perché l’utilizzo di un Mental Coach sembra aver sortito i suoi effetti ed aver smosso anche le prestazioni di Sergio Perez, in crescendo in questa fase finale del mondiale.

Mariano Orlacchio