Sconfitta pesantissima per i giallorossi nel posticipo del turno infrasettimanale con il Genoa: la crisi ora è ufficialmente aperta, domenica c’è il Frosinone
Un tonfo molto rumoroso. La Roma crolla a Marassi contro il Genoa e non riesce ad invertire la rotta di questo inizio di stagione per certi versi tragico. La sconfitta per 4-1 contro la squadra di Gilardino è sicuramente il punto più basso dall’inizio dell’anno e i tifosi, ovviamente, iniziano a perdere la pazienza. Al momento sono solamente cinque i punti conquistati in sei partite dalla squadra di Mourinho, frutto di una vittoria, due pareggi e addirittura tre sconfitte. Altro dato terrificante riguarda i gol subiti: undici, quasi due a partita.
La contestazione al termine della partita da parte dei tifosi giunti a Genova è il sintomo che l’idillio che era stato costruito non può essere eterno in caso di risultati così negativi. Domenica contro il Frosinone non si giocherà quindi, probabilmente, nel solito Olimpico festoso, ma l’obiettivo della vittoria per Dybala e compagni non può essere fallito. La zona Champions è ora distante otto punti e i giallorossi devono recuperare terreno. Chiaro al termine della partita lo Special One che però non ha voluto rilasciare interviste fiume e ha anche difeso il suo lavoro, oltre che prendersi la colpa: “E’ inutile piangere. Bisogna solamente lavorare, la prossima partita sarà molto importante e non la possiamo sbagliare”.
Ma la frase che più ha attirato le attenzioni (e le critiche) da parte del portoghese è un’altra: “E’ il peggior inizio della mia carriera, ma è anche la prima volta nella storia della Roma in cui giochiamo 2 finali europee di fila“. Una frase che, in classico stile mourinhano attira su di sé le attenzioni per cercare di distoglierle alla squadra. Il giochino ormai è noto: ce la farà anche questa volta?