Vitamina D. Quali sono gli alimenti che ne sono ricchi? A cosa serve? Scopriamo come mantenerne un bilancio ottimale per la nostra salute grazie ai cibi che consumiamo.
La vitamina D è detta anche vitamina del sole. Si tratta di un nutriente essenziale per mantenere la nostra salute in condizioni ottimali. Secondo gli esperti, basterebbero pochi minuti al giorno di esposizione ai raggi solari per soddisfare il fabbisogno del nostro organismo, esponendo in particolare viso, mani e avambracci.
Tuttavia, non sempre è possibile raggiungere livelli accettabili. Per questo motivo, è possibile (e indispensabile) integrarla grazie al consumo di alimenti specifici.
Vitamina D, cosa fare se si riscontra una carenza: quali alimenti favoriscono il giusto apporto
Ma perché è così importante l’assunzione della Vitamina D? Essa svolge un ruolo imprescindibile nel suporto della salute ossea poiché facilita l’assorbimento di calcio e fosforo. La sua carenza può addirittura comportare lo sviluppo del rachitismo nei bambini e dell’osteomalacia (carenza di minerali con suscettibilità a fratture, malformazioni e dolori) negli adulti.
Non solo, è risaputo che la vitamina D sia associata a una riduzione del rischio di numerose e gravi patologie: malattie cardiache, diabete, sclerosi multipla, depressione e, addirittura, alcuni tipi di tumore. Come se non bastasse, rafforza il sistema immunitario ed è fondamentale nel contrastare infezioni e ridurre le infiammazioni. Capirete bene, dunque, il motivo di integrarla nella routine giornaliera.
Alcune categorie di persone potrebbero soffrire una maggior carenza rispetto ad altre: gli anziani, le donne in post-menopausa, individi dalla carnagione scura oppure chi segue un regime dietetico esclusivamente vegano o vegetariano.
Quali sono gli alimenti ricchi di vitamina D che non possono mancare nella nostra dieta? Sicuramente il pesce grasso (il salmone, il tonno, l’aringa e il merluzzo) ma anche il tuorlo d’uovo, il fegato e le verdure a foglia verde scuro come le bietole, la cicoria, il cavolo riccio e i broccoli. In ogni caso, per preservare la salute delle ossa, sostenere il sistema immunitario e ridurre il rischio di patologie è sempre bene consultare un medico specialista e un nutrizionista esperto che sappia modellare una dieta bilanciata in base alle carenze e alle necessità personali e quotidiane di ogni singolo paziente.