Punto di fumo dell’olio, perché è importante conoscerlo: tutto quello che devi sapere. Cos’è, rischi per la salute, definizione.
L’alimentazione è sicuramente una delle cose più importanti delle nostre vite: in realtà senza mangiare non si può nemmeno sopravvivere.
Seguire una corretta alimentazione dovrebbe essere una regola di base: il cibo ha un impatto incredibile sul nostro corpo e sui nostri organi. Tra i prodotti più consumati dagli italiani, è quasi impossibile non citare l’olio. Prodotto in diverse regioni, è senza il minimo dubbio un ingrediente base delle nostre portate.
Quando lo utilizzate per cucinare, dovete però prestare attenzione ad una serie di fattori. L’olio, ad esempio, andrebbe cambiato con grande regolarità anche durante la cottura di una cena. Tutti dovrebbero inoltre conoscere il punto di fumo dell’olio: questo aspetto viene troppo spesso sottovalutato ma è di fondamentale importanza per la nostra salute.
Il punto di fumo dell’olio determina la temperatura massima che può raggiungere prima che inizia a bruciare e a decomporsi facendo nascere così sostanze tossiche per l’organismo umano.
Il punto di fumo dell’olio d’oliva è tra i 200 e i 240 gradi mentre quello dell’olio Evo è pari a 210 gradi. L’olio di mais diventa pericoloso a 230 gradi, l’olio di arachidi a 232 gradi, l’olio di girasole a 232 gradi. Attenzione all’olio di cocco e di lino, che hanno un punto di fumo a 177 e 107 gradi.
Se continuate ad usare un olio che ha oltrepassato il punto di fumo, può prodursi nella pentola l’acroleina, una sostanza tossica per il fegato e irritante per lo stomaco. Secondo alcuni studi approfonditi, tali sostanze sono potenzialmente cancerogene. Per non rischiare, due sono le possibili strade: o acquistate un termometro adatto per la cucina o preparate il cibo usando la friggitrice, in modo tale da impostare la temperatura. I dettagli fanno sempre la differenza: superando il punto di fumo, i rischi per la vostra salute saranno altissimi. Con l’alimentazione non si scherza: basta un minimo di preparazione per evitare spiacevoli conseguenze.