Una camminata veloce avrebbe il potere di ritardare l’invecchiamento. Quali sono i dati emersi da una ricerca innovativa.
L’invecchiamento è un processo inevitabile al quale nessuno può sottrarsi. Tuttavia, bisogna affrontare questa stagione della vita con pieno ottimismo, cercando di arrivarci nella migliore delle condizioni. Ci sono delle abitudini da inserire nella nostra quotidianità per affrontare in armonia il tempo che passa. Come tutti gli operatori sanitari vi diranno, è fondamentale mantenere un regime dietetico vario ed equilibrato.
Altro aspetto imprescindibile è mantenere il corpo attivo. Non pensiate che sia necessario diventare dei grandi atleti. Una ricerca rivoluzionaria, portata avanti dall’UOC di Recupero e Rieducazione Funzionale in partnership con la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico dell’Università di Verona, ha messo in evidenza che la chiave per un sano invecchiamento risiederebbe nella semplice camminata veloce. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista di settore “International Journal of Molecular Sciences”.
Camminata veloce per un invecchiamento in salute: la semplice chiave del benessere in età avanzata
Secondo quanto emerso, sarebbe una molecola specifica a giocare un ruolo importantissimo: la mIR-146b. Se viene inibita, infatti, l’invecchiamento potrebbe sopraggiungere in maniera più sana. La presenza di tale molecola sarebbe più elevata nelle donne rispetto agli uomini. Ciò suggerirebbe un diverso andamento dell’invecchiamentoa seconda del sesso di appartenenza.
Nelle persone di sesso maschile essa aumenta intorno ai 42 anni e rimane più o meno costante con il passare del tempo. La ricerca ha preso in considerazione campioni ematici di persone prive di patologie croniche. In questo modo, la garanzia di risultati attendibili è risultata maggiore.
É stato evidenziato come un’attività fisica personalizzata, in particolare la camminata veloce, stimoli la produzione di cartilagine, indispensabile per le articolazioni. Viene, inoltre, rallentata l’attività molecolare legata all’invecchiamento e i processi degenerativi tipici dell’età senile.
I benefici sono significativi, soprattutto per contrastare patologie debilitanti come artrosi e osteoporosi.c L’ideale sarebbe intraprendere tre sessioni di camminata veloce settimanali, meglio se sotto la supervisione di un professionista del settore come un fisioterapista.