Sono ormai tre le partite senza vittoria per i campioni d’Italia che non sono andati oltre al pareggio sul campo del Bologna: domani al Maradona c’è l’Udinese
Non passa il momento nero per il Napoli. La vittoria in extremis in Champions League contro il Braga è stata solamente una caramella che ha addolcito un periodo che ha tutto fuorché essere felice. Non solo nei risultati, ma anche in tutto l’ambiente, lontanissimo parente di quella famiglia sorridente che l’anno scorso dominò in lungo e in largo il campionato, sempre con il sorriso sulle labbra. E il pareggio di Bologna ha portato nuovi nuvoloni a Castelvolturno.
In campionato gli azzurri non trovano la vittoria da tre partite: prima la sconfitta interna contro la Lazio (unico successo finora della squadra di Sarri) e poi due pareggi esterni con due avversarie alla portata come Genoa e appunto Bologna. Ma quello che più tiene banco, e spaventa, è il rapporto di Rudi Garcia con i suoi giocatori. Già a Genova c’è stato un battibecco con Kvaratshkelia al momento della sostituzione con Zerbin. Lo stesso georgiano è uscito sconsolato anche dal Dall’Ara così come Victor Osimhen, sostituito a cinque minuti dalla fine sul risultato sullo 0-0. Il nigeriano ha platealmente protestato con il suo allenatore e queste sono sicuramente scene che non fanno bene all’ambiente. E poi c’è il caso Lindstrom: la società ha fatto un investimento importante sull’esterno d’attacco ma finora non è praticamente mai stato preso in considerazione.
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Insomma il futuro del tecnico francese è già in discussione e le prossime tre partite potrebbero già essere decisive. Lo sanno anche i bookie che hanno variato le quote sul possibile esonero dell’ex allenatore della Roma: adesso, in lavagna, il suo addio oscilla tra i 2.75 e i 4.00, meno della metà di poche settimane fa. Può essere un indizio?