La felicità umana come e a quale età si raggiunge davvero? Uno studio internazionale ha provato a dare una risposta soddisfacente
La ricerca della felicità è uno degli obiettivi dell’uomo da quando è cosciente di sé e forse anche prima. Oggetto di indagine da sempre, hanno posto le proprie attenzioni in questo campo prima i filosofi poi gli scienziati.
C’è chi prova a raggiungere questo obiettivo con diversi strumenti: i soldi, l’anima gemella, vivere alla giornata; ma chi ha la ricetta giusta?
Un team di ricercatori tedeschi e svizzeri ha organizzato uno studio, pubblicato dalla rivista Psychological Bulletin, reclutando complessivamente 460mila partecipanti per valutare i cambiamenti della felicità nel corso della vita.
Felicità umana: lo studio
Il lavoro è stato incentrato sui cambiamenti in tre componenti centrali del benessere soggettivo: la soddisfazione della vita e stati emotivi positivi e negativi, ha detto la prima autrice Susanne Bücker in una dichiarazione.
Come è chiaro già vivendo quotidianamente la soddisfazione della vita subisce delle grandi oscillazioni nell’arco dell’esistenza. Diminuisce con l’inizio dell’adolescenza e aumenta gradualmente, con alti e bassi, fino ai 70 anni quando poi ricomincia a diminuire di nuovo.
Ovviamente una risposta scientificamente corretta alla domanda iniziale non può esistere poiché ognuno ha la propria idea di felicità in base alla condizione economico-sociale di nascita ed esperienza di vita.
Grandi stress si vivono quando si è adolescenti e nella fase precedente con la pubertà. Si vivono le classiche insicurezze dei giovanissimi (ci si vede brutti e inadeguati) e lo stesso grossomodo avviene con la vecchiaia per via degli acciacchi fisici e la scomparsa dei propri cari.
Allora quando si è felici? Siccome il fenomeno è molto complesso non è facile dare conclusioni che possano avere un valore per tutti. Non esiste un periodo oggettivamente più felice nella vita che possa essere considerato tale per ogni essere umano.
La felicità però esiste anche se la nostra perenne e forse naturale insoddisfazione non ce la fa godere appieno quando si sta realizzando. Non resta dunque che cercare di vivere la gioia nelle piccole cose quotidianamente.