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Formula 1

Formula 1, caos Federazione: a Suzuka torna una vecchia regola, i dettagli

Formula 1, la FIA ha scelto di inserire per il Gran Premio del Giappone, a Suzuka, una regola già utilizzata in passato. Tutti i dettagli.

A seguito del caso impeding nel corso delle qualifiche del Gran Premio di Singapore, la FIA ha scelto di inserire di nuovo la regola del tempo massimo che tutti i piloti saranno costretti a seguire durante il fine settimana nella pista di Suzuka, in Giappone.

Formula 1 (da Instagram @f1 – sportnews.eu)

Si tratta di una regola che fa ritorno a seguito del test positivo che ha avuto luogo nel corso del weekend del GP d’Italia, dove non c’è stato alcun impeding durante le qualifiche.

In questo modo si cerca di scongiurare quanto accaduto a Singapore. Si è trattato di piloti accalcati nella curva finale, con il leader del Mondiale in corso, il pilota della Red Bull nonché campione del Mondo in carica, Max Verstappen, che, una volta staccatosi dal gruppo, ha causato diversi pericoli a coloro che venivano dietro di lui.

A Monza invece non ci sono stati casi di impeding. Nel caso del Gran Premio d’Italia però il direttore di gara Niels Wittich aveva inserito la regola del tempo massimo da rispettare in ogni giro concluso in qualifica. Una restrizione che ha funzionato.

Formula 1, la FIA reintroduce la regola del tempo massimo

Formula 1 (da Instagram @f1 – sportnews.eu)

Ebbene, Wittich ha spiegato in maniera dettagliata questa regola attraverso un comunicato ufficiale. “Ai fini di un sicuro e ordinato svolgimento dell’evento, salvo circostanze eccezionali accettate come tali dai commissari sportivi, qualsiasi pilota che superi il tempo massimo dalla seconda linea della Safety Car alla prima linea della Safety Car su QUALSIASI giro durante e dopo la fine della sessione di qualifica, compresi i giri in entrata e in uscita, può essere considerato come se andasse inutilmente piano“.

Chi andrà oltre il delta fissato dalla FIA potrebbe essere penalizzato. Però, nel caso in cui un pilota riesca a provare che il mancato rispetto del tempo massimo sia stato dovuto a motivi validi, come i piloti della Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz nel Gran Premio d’Italia, a Monza, la FIA potrebbe decidere di non penalizzare.

Lorenzo Pierini