Proseguono le polemiche con le nuove regole che stanno stravolgendo il calcio: dalle troppe partite ai recuperi extralarge, tanti temi infuocati
I campionati hanno visto il loro inizio da poche settimane e la Champions League è pronta a incominciare questa settimana: l’anno calcistico 2023-2024, insomma, può entrare ufficialmente nel vivo. Ma se è ancora presto per fare un bilancio sui risultati delle squadre, numerose sono le polemiche nate per i nuovi regolamenti voluti dalla Fifa a partire dai Mondiali in Qatar.
Boban va giù duro: “Recuperi insensati, il calcio non è di Collina”
Sotto la lente d’ingrandimento, oltre ai calendari sempre più fitti con i giocatori che sono costretti a giocare sempre più partite, c’è la questione recuperi extralarge, già visti durante il Mondiale: anche nei top campionati, specialmente Premier League e Liga, si stanno vedendo tempi addizionali che per molti sono esagerati. Partite con più di 10 minuti di recupero non fanno più notizia e questo aspetto è entrato nell’occhio del ciclone. Uno dei promotori di questa battaglia è Zvonimir Boban: l’uomo della Uefa, durante un’intervista rilasciata a Marca, ha preso una posizione netta, andando giù durissimo contro questa innovazione. “Si gioca troppo, il calendario è da pazzi. I calciatori sono stanchissimi e si vogliono aggiungere ancora più minuti nel momento più duro della gara. Quando giochi a livello professionistico gli ultimi 30’ sono i più duri. Però a loro non importa ed è una follia, le regole del gioco non si fanno così”.
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Per l’ex dirigente del Milan uno dei “colpevoli” è chi ha voluto questo cambiamento, ossia il presidente della Commissione Arbitrale della Fifa: “Queste decisioni sono state prese senza che venissero consultati giocatori o federazioni. Il gioco del calcio non è di Collina, né della Fifa né della Uefa, appartiene a chi lo ama”. Poi il croato ha aggiunto: “Noi nelle nostre competizioni non seguiremo queste direttive, sono l’anticalcio e vanno contro la logica del calcio moderno e la salute dei calciatori. Conosco Collina da oltre 30 anni e la nostra collaborazione in Fifa è stata altamente produttiva, però per continuare a contribuire allo sviluppo del nostro gioco deve metter da parte il proprio ego“.