Forse in pochi lo sanno, ma con l’alimentazione è possibile anche combattere la fatica. Vediamo insieme come funziona la dieta anti-stanchezza.
Ogni giorno tutti seguiamo una serie di attività che mettono a dura prova la nostra resistenza. Arrivare a fine giornata sta diventando sempre più difficile: i numerosi impegni e lo stress ci mandano quasi sempre KO.
Negli ultimi anni è aumentata la moda delle mini-vacanze: moltissime persone, nel corso dell’anno, se hanno due-tre giorni liberi consecutivi affittano sempre un qualcosa per avere una pausa dalla frenesia della quotidianità.
Molte volte, tuttavia, ci sentiamo stanchi già dal mattino e affrontare i vari compiti e le varie attività giornaliere diventa ancora più difficile. Forse non lo sapete, ma l’alimentazione gioca un ruolo chiave e può agire positivamente sia sul vostro corpo che sul vostro stato d’animo. Esiste infatti una sorta di dieta anti-stanchezza: seguendola, non ve ne pentirete.
Ormai ci siamo: anche il mese di settembre sta per terminare. Salvo colpi di scena legati al meteo (e quest’anno ci sono state tante sorprese) è arrivato il momento di prepararci al cambio stagione. In questa fase delicata dell’anno, con molta probabilità la stanchezza aumenterà.
Tralasciando ciò, anche il nostro stile di vita ci manda KO prima del tempo e ci rende le giornate decisamente difficili da superare. Con l’aumento dei livelli di stress e di fatica, aumentano anche i radicali liberi nel nostro organismo. Il dottor Garritano ha scritto un libro e ha fornito dei suggerimenti preziosi: ci sono alcuni alimenti che fronteggiano con efficacia sia lo stress che la stanchezza.
La presenza di troppi radicali liberi comporta stanchezza e debolezza: come se non bastasse, possono insorgere ulteriori sintomi come depressione, perdita di memoria, irritabilità e cattiva digestione. L’alimentazione dovrebbe essere ricca di vitamina A e vitamina C. Per la vitamina A, un’importante fonte è il tuorlo d’uovo. Ok anche per le verdure a foglia verde e di colore rosso-arancione (come zucca, carote,albicocche e peperoni), ricchi anche di beta-carotene.
Per la vitamina C, i cibi a più alto contenuto sono i frutti come uva, ribes, ananas, fragole, melone, lamponi, kiwi e mirtilli), così come gli agrumi (mandarini, arance e limoni). Via libera a cavolfiori, zucca, cime di rapa e valoni di Bruxelles. Anche i minerali sono di fondamentale importanza: zinco (presente in semi di zucca, spinaci e lattuga), selenio (cereali integrali) e rame (crostacei e molluschi, ma anche semi oleosi e legumi) giocano un ruolo importante.