Una delle storie più incredibili degli ultimi anni arriva dalla Repubblica Ceca: quando il potere dei soldi mette a tacere tutto il resto…
Il mondo del calcio è sempre più affare per ricchi. Lo dimostra, ovviamente, l’entrata a gamba tesa nel calciomercato internazionale dei club arabi che a suon di vagonate di milioni hanno convinto diversi top player ad accettare le proprie offerte durante quest’estate. Il rischio che l’equilibrio salti è molto concreto, perché ovviamente le società europee non possono competere con le infinite risorse del fondo Pif, e il Vecchio Continente è spaventato.
“Ha giocato solamente a Fifa”: padre paga società per far esordire il figlio
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Ma ovviamente il “vil denaro” comanda ad ogni livello. Si è perso il conto dei casi in cui vengono scialacquate cifre inverosimili anche nelle serie minori. Questo è successo per molto tempo in Italia anche se adesso, con la crisi che aumenta ogni giorno di più, si è tirato un po’ il freno a mano. Evidentemente però l’inflazione e l’aumento dei tassi non hanno colpito un facoltoso uomo della Repubblica Ceca, autore di una delle più incredibili storie degli ultimi anni. La vicenda è questa: un ragazzo di 22 anni, Martin Podhajsky, studente di Giurisprudenza, è stato ingaggiato da un club professionistico. E fin qui nulla di male o di eclatante. La grande curiosità risiede nel fatto che il giovane non ha mai avuto esperienza in un campo da calcio, ma solamente ai videogiochi, Fifa in particolare.
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La domanda è: come ha potuto essere inserito in rosa? La risposta è semplice: grazie ai soldi del padre che ha pagato più di 20 mila euro la società, l’Usti nad Labem, attualmente quinto in classifica nella CFL (Group B), ovvero la terza divisione ceca, per far sì che questo accadesse. Il club, tra l’altro ha anche una storia di un certo valore, avendo partecipato tre volte al massimo campionato ceco, l’ultima volta nella stagione 2010/2011. A spiegare la decisione ci ha pensato il presidente della società: “Martin non ha mai giocato a calcio. Solo al videogioco FIFA, per quanto ne so. Ma non si vedono 500mila corone ceche (più di 20 mila euroì) rotolare sul tavolo ogni giorno. Se qualcuno mi offre questa somma di denaro, io lascio giocare chiunque”.