La sconfitta inattesa e pesantissima contro il Canada mette la squadra capitanata da Filippo Volandri in una posizione decisamente traballante
Un esordio disastroso. Non ci sono altre parole per commentare il primo match dell‘Italia nel girone di qualificazione alla fase finale di Coppa Davis. A Bologna, di fronte al proprio pubblico, gli azzurri vengono umiliati con un pesantissimo 3-0 dal Canada che, nei due incontri individuali, ha schierato due giocatori, Diallo e Galarneau, che occupano la posizione numero 158 e 200 del ranking e che in due hanno ottenuto finora una sola vittoria nel circuito Atp. E invece hanno battuto agevolmente Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego nei due match individuali, entrambi senza concedere un set.
Italia, la qualificazione ora è in salita: non si può più sbagliare
Non ci sono scusanti per le prestazioni degli uomini di Volandri che hanno poi perso anche il match pleonastico nel doppio. La coppia Arnaldi-Bolelli ha ceduto contro Galarneau-Pospisil in tre set. Non ci si può appigliare alle assenze di Jannik Sinner e Matteo Berrettini, perché è oggettivamente inammissibile che Musetti e Sonego, rispettivamente numero 18 e 38 del mondo, possano incappare in sconfitte del genere in una giornata così importante. Fortunatamente non tutto è ancora compromesso, anche se la strada per la fase finale in programma a Malaga a novembre è decisamente in salita. L’Italia tornerà in campo, sempre venerdì, contro il Cile, avversario decisamente più ostico dei nordamericani: l’obbligo è quello della vittoria e, se possibile con un parziale largo.
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Esatto, perché essendoci in Coppa Davis la formula del girone all’italiana è possibile che due o più squadre possano arrivare alla fine a pari punti. Se questo succedesse a due squadre a decidere sarebbe lo scontro diretto. Più complicato l’arrivo tra tre squadre a pari punti: in quel caso il criterio è maggior numero di partite vinte dalle squadre, maggior numero di set vinti dalle squadre e infine maggior numero di game vinti dalle squadre. Per questo, se la Svezia (battuta 3-0 dal Cile martedì) dovesse diventare il “team materasso” del girone si andrebbe a guardare la differenza set.