Vediamo quali sono i sollievi che possono garantire camminate a piedi scalzi, senza rischiare fin troppo
Quante volte, si torna da casa, stanchi, dopo intere camminate, oppure giornate passate in ufficio al lavoro e la prima cosa che si fa è togliersi le scarpe e restare a piedi scalzi? Toccare il pavimento fresco per dà quella sensazione stimolante che è un vero toccasana per il proprio corpo.
Camminare a piedi nudi, fa bene. E a confermarlo sono anche tanti medici, che consigliano si liberare i piedi da scarpe e calzini per prendere contatto con la natura. Camminare infatti su un bel prato, appaga corpo e mente, garantendo benefici in tutto il corpo.
Secondo il professor Paolo Collivadino, esperto in ortopedia e traumatologia, attraverso il barefooting, ossia la pratica, l’usanza di camminare sempre di più a piedi scalzi, migliora gli stimoli plantari del piedi, appagando zone muscolari ormai impigrite dal quotidiano uso di calzini e scarpe, che non ci fanno stare a stretto contatto con terreno, erba ed acqua.
Il professore infatti sottolinea che “camminare sempre di più a piedi scalzi, comporta un miglioramento della circolazione sanguigna e riaccende le stimolazioni della base plantare che si addormenta durante il tempo”.
Il contatto dei piedi con la natura, allontana anche quei momenti di stress, che ci affligge ogni giorno e ci stacca dalla quotidianità delle solite giornate.
Paolo Collivadino, consiglia che sarebbe molto utile per bambini e ragazzi, con piede piatto, e camminare scalzi sarà molto utile. È una vera e propria terapia. Bisogna ricordare di stare attenti e senza esagerare, portando con sé sempre delle scarpe, evitando sentieri con pietre od oggetti taglienti, che causerebbero problemi.