L’italiano dà tutto quello che ha, ma il campione in carica è di un altro pianeta: resta comunque un grande torneo quello del 2001
Nessun miracolo, perché questo serviva. Matteo Arnaldi saluta gli Us Open agli ottavi di finale: troppa la differenza tra l’azzurro e il campione in carica Carlos Alcaraz che vince il match per 3-0 e ottiene il pass per i quarti di finale dove incontrerà Alexander Zverev, giustiziere di Jannik Sinner. L’italiano lascia gli States con il sorriso sulle labbra, conscio di aver disputato un grandissimo torneo e di essersi fermato solamente di fronte ad uno scoglio insormontabile per quasi tutti.
Ad Arnaldi non riesce il miracolo ma da lunedì migliorerà il suo best ranking
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Il match va via come da pronostico, con l’italiano che prova a rimanere attaccato allo spagnolo che però non concede praticamente nulla e colpisce al momento dovuto. Il break decisivo del primo set arriva nel sesto game con l’ormai ex numero 1 che si porta sul 4-2 e poi controlla chiudendo il parziale sul punteggio di 6-3. Il secondo set è gestito senza problemi dal classe 2003 che chiude ancora 6-3 ma con doppio break. Nel terzo il sanremese si toglie lo sfizio di strappare il servizio in apertura al vincitore dell’edizione 2022 dello slam americano, ma viene praticamente ripreso.
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Arnaldi, non avendo più nulla da perdere, gioca più sciolto, ma al tempo stesso anche il baby prodigio spagnolo migliora il suo tennis e termina 6-4 con un break al decimo gioco. Alcaraz affronterà quindi Zverev nei quarti di finale, mentre Arnaldi da lunedì avrà un nuovo best ranking: la 47esima posizione a coronamento di un 2023 per lui straordinario.