Anche dopo i 60 anni, puoi allenare il tuo corpo per tonificare le gambe: vediamo insieme come farlo utilizzando la cyclette.
L’esercizio fisico è un qualcosa di estremamente importante per le nostre vite: l’impatto del “movimento” sull’organismo umano è difficile da quantificare ma è fondamentale.
Secondo studi approfonditi, all’allenamento si associa una riduzione della pressione arteriosa e un controllo migliore del livello di glicemia (e di colesterolo) nel sangue. Impressionante anche l’impatto su metabolismo, da sempre oggetto di studio. Come se tutto ciò non bastasse, l’esercizio fisico facilita anche l’eliminazione del tessuto adiposo.
Al giorno d’oggi esistono tantissimi strumenti che aiutano a raggiungere obiettivi importanti in poco tempo. Partita una moda alquanto curiosa: in molti acquistano per la propria abitazione marchingegni come cyclette e/o tapis roulant. Con la cyclette è possibile raggiungere grossi risultati anche dopo i 60 anni: vediamo insieme come tonificare le gambe velocemente.
Come tonificare le gambe con la cyclette dopo i 60 anni: trucco super
Per definizione, la cyclette è un attrezzo sportivo che simula l’uso di una bicicletta: le più moderne hanno tantissime funzioni diverse e permettono di regolare anche la resistenza della pedalata.
Anche dopo i 60 anni, potete sicuramente migliorare il vostro corpo con un po’ di esercizio fisico. Ricordatevi sempre di parlare con un medico prima di iniziare con gli allenamenti: questo discorso è in realtà valido per ogni fascia d’età. Conoscere il proprio quadro clinico è sicuramente un grosso punto di partenza.
Ritornando al focus di questo articolo, cerchiamo di capire come tonificare le gambe dopo i 60 anni. Per prima cosa, è bene fare 4 sessioni d’allenamento settimanali da 45 minuti. Dopo un breve riscaldamento, iniziate a pedalare con una media intensità per un quarto d’ora. Chiudete poi con intensità massima. Con le pedalate alternate è possibile tonificare le gambe senza ingrossarle: riuscirete anche a modellarvi senza affaticare il cuore. Ricordate di non oltrepassare mai i limiti: il rischio di un pesante infortunio è sempre dietro l’angolo.