Il manager dei Reds è tornato sulla questione mercato, puntando il dito contro l’Arabia Saudita e sulle tempistiche della loro finestra per le trattative
Una vittoria clamorosa, in rimonta, con l’uomo in meno, in uno dei campi più difficili di Inghilterra. L’impresa compiuta ieri dal Liverpool di Jurgen Klopp è stata celebrata in tutta Europa: i Reds, infatti, hanno vinto 2-1 sul campo del Newcastle di Sandro Tonali dopo essere stati sotto fino a poco più di dieci minuti dalla fine e con un uomo in meno per più di un tempo per l’espulsione di Van Dijk. Decisiva la doppietta di Darwin Nunez, entrato nel finale di gara e finalmente, dopo tante prove opache, ha fatto esultare i suoi tifosi.
Una sconfitta contro i Magpies avrebbe già complicato i piani del Liverpool in vista della corsa al titolo: con il Manchester City a punteggio pieno la squadra di Klopp si sarebbe trovata già a -5 dopo tre giornate, visto il pareggio ottenuto nel primo turno in casa del Chelsea. E invece la grande prova di carattere e la capacità di rimanere in partita fino all’ultimo hanno consentito a Salah e compagni di ribaltare la situazione. Ovviamente soddisfatto e felice a fine partita l’allenatore Jurgen Klopp. Nella sua intervista postpartita, però, hanno fatto decisamente più rumore alcune dichiarazioni legate al mercato riguardante la questione Arabia Saudita che di fatto ha stravolto le trattative negli ultimi mesi.
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“A nostro avviso, non è una situazione bella – ha dichiarato il tecnico tedesco senza peli sulla lingua – Se abbiamo bisogno di un giocatore, andiamo lì e paghiamo il club che detiene il cartellino. Ora c’è un nuovo livello, ma fa parte del business. Ciò che più da fastidio è che la nostra finestra di mercato chiude prima della loro e non c’è nulla da fare. Anzi, la Fifa potrebbe e dovrebbe intervenire ma non credo vogliano farlo”.