Lionel Messi, conosci la sua guardia del corpo? Tutto sull’uomo che lo segue dappertutto

Sia in campo che fuori, Leo Messi braccato a vista, ma chi è la montagna di muscoli che fa da ombra al campione?

Leo Messi
Leo Messi (screen Instagram)

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Un vero maciste che siamo ormai abituati a vedere insieme a Lionel Messi in ogni apparizione, ancora di più in questo ultimo periodo in cui le luci della ribalta degli States hanno abbracciato la “pulce” che in America è tornata a brillare come se avesse appena iniziato a giocare. Yassine Chuenko è l’unica persona in grado di non perdere di vista l’argentino nemmeno per un istante, ma sapevate chi è l’agente speciale delle forze armate che fa da ombra al campione?

Yassine Chuenko, Neavy Seals ed esperto di arti marziali, una garanzia per Lionel Messi

 

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Non avrebbe potuto iniziare meglio di così l’esperienza americana di Lionel Messi che in 8 partite ha messo a segno ben 10 goal, una media da extraterrestre che solo il campione del mondo avrebbe potuto mantenere e che rende i suoi 36 anni solo un numero. L’impressione è che il campione avrebbe potuto giocare ancora in qualsiasi top club europeo, a far brillare la Pulce non sono le doti, ormai assodate, ma gli stimoli mentali, quelli che la Ligue 1 non riusciva a dare ma che la lega americana a quanto pare si.

Brillare in questo modo però può essere pericoloso, anche se il campione è amatissimo. La popolarità ha un prezzo da pagare e proprio per questo Messi è braccato a vista ma a salvaguardare l’argentino non è uno qualsiasi ma Yassine Chuenko, militare specializzato in arti marziali ed ex Neavy Seals dell’esercito americano.

La peculiarità della guardia personale di Lionel Messi è che nemmeno durante le partite perde di vista il campione. Una testimonianza è arrivata nell’ultima US Open Cup, quando durante i festeggiamenti per il goal del 2a1, si è vista la guardia del corpo passeggiare sulla linea laterale del campo quasi tra i calciatori in festa. Un regalo che David Beckham ci ha tenuto a fare al suo amico e campione preferito per far sì che l’esperienza americana possa essere più tranquilla possibile.

Di certo la sicurezza è un obbligo, sono tanti però a chiedersi se tutto questo zelo sia davvero necessario. Ad ogni modo quel che conta è ciò che succede in campo, dove Lionel Messi sa come continuare a smarcarsi e fare goal e non c’è avversario che sembri ancora riuscito a prendergli le misure.

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