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CALCIO

“Licenziato per colpa di Messi” Shock in MLS: la ricostruzione dei fatti

Un evento davvero particolare quello accaduto in Florida, precisamente a Miami, dove gioca Leo Messi

Il campione argentino Leo Messi, è andato a giocare nell’Inter Miami, squadra di David Beckham, dove allena Tata Martino, che subito ha dato la fascia di capitano alla “pulce” appena ha messo piede in terra americana.

L’argentino in forza all’Inter Miami-(Foto Instagram)-sportnews.eu

Entusiasmo alle stelle, per l’arrivo di un calciatore di tale livello, che già sta mettendo in mostra i suoi numeri d’alta scuola, avendo messo a segno 5 gol in 6 partite. Tutti pazzi a Miami, per Leo Messi. Impressionante anche l’entusiasmo che sta provocando il 7 volter Pallone d’Oro. Domenica, ci sarà la sfida contro i Dallas FC e lo stadio è praticamente esaurito, ma c’è un episodio, che ha fatto discutere.

L’addetto licenziato in Florida

Il calcio, prima di tutto deve essere entusiasmo e passione, e come sappiamo nei tifosi sudamericani, tutto ciò non manca. Ecco cosa è accaduto ad un addetto che si occupa della pulizia dei bagni, nei concerti ed eventi sportivi. Cristian Salamanca, colombiano, quando ha visto Leo Messi scendere dal pullman ufficiale dell’Inter Miami:

“Ero in procinto di effettuare il mio lavoro, pulire i bagni, nell’area antistante i parcheggi degli autobus. Quando all’improvviso, dal pullman è scesa la squadra dell’Inter Miami, e per ultimo è uscito addirittura Leo Messi”.

Già 5 gol in 6 partite-(Foto Instagram)-sportnews.eu

“Non ci credevo, ed ho urlato “ehi campione del mondo!” , lui mi ha sentito, si è voltato ed è venuto verso di me. Avevo una maglia dell’Argentina ed un pennarello, e Leo mi ha firmato subito un autografo”. 

Ma questo gesto, non è andato giù ai suoi capi di lavoro: “Appena mi hanno visto, mi hanno portato via e senza pensarci su due volte, mi hanno licenziato in tronco”.

La società dell’Inter Miami, ha spesso avvisato i suoi lavoratori, di tenere un comportamento tranquillo e professionale. Ma Cristian non ha resistito.

Francesco Moscato