Il tennista tedesco ha deciso di non prendersi settimane di stop dopo Wimbledon per cercare di recuperare posizioni del ranking
La conclusione del torneo di Wimbledon significa per la maggior parte dei top player anche l’inizio di qualche settimana di vacanza dopo un periodo ricco di impegni e tanta pressione che compatta due slam nell’arco di poco più di un mese. Per questo dei top 10 del rankig Atp solamente Ruud, Rublev e Fritz hanno scelto di iscriversi anche ai tornei sulla terra e cemento cercando di conquistare ulteriori punti per migliorare la propria posizione in classifica. Per tutti gli altri, invece, sono iniziate le vacanze.
Zverev torna a vincere un torneo dopo due anni e scoppia in lacrime
Ovviamente chi invece si trova più indietro in classifica e ha ambizioni di rientrare nei piani alti ha deciso di scendere in campo in queste due settimane. Uno di questi è stato Alexander Zverev che dopo essere uscito al terzo turno a Wimbledon perdendo nettamente per 3-0 contro Matteo Berrettini è nuovamente sceso in campo sulla terra rossa prima a Bastad la settimana scorsa e poi ad Amburgo. In Svezia il classe 1997 ha fatto vedere ancora qualche errore di troppo e ha lasciato il torneo ai quarti di finale perdendo contro Andrej Rublev che poi ha conquistato la manifestazione superando in finale Casper Ruud. Nel torneo casalingo, però Sasha voleva decisamente figurare al meglio e ci è riuscito.
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Anche grazie ad un tabellone tutt’altro che proibitivo il tedesco è arrivato fino alla finale di ieri, domenica 30 luglio, disputata contro il serbo Laslo Djere. Dopo un primo set molto equilibrato vinto dal padrone di casa per 7-5, il match è andato in discesa e Zverev ha chiuso il secondo set con un 6-3. Per lui si tratta del 20° titolo Atp in carriera e soprattutto di tornare a sollevare un trofeo a distanza di quasi due anni dalle Finals 2021. Questo successo può quindi chiudere il periodo nero di Sasha iniziato con il terribile infortunio alla caviglia al Roland Garros 2022 e per questo, durante la premiazione, è scoppiato in lacrime.