Formula 1, caos budget cap: quali sono i 3 team che rischiano pesanti sanzioni

Al giro di boa 2023 iniziano le prime preoccupazioni, nella rincorsa alla Red Bull c’è chi ha superato il limite

Formula 1
Partenza Formula 1 (Foto Instagram)

PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUL NOSTRO INSTAGRAM

Anche in questo 2023 la situazione è ben delineata, così come lo scorso anno Verstappen è una costante mentre lo sono anche i disastri dal muretto che colpiscono la Ferrari. Per le rosse c’è poco da fare, ormai la stagione è cominciata male e non sembra in grado di migliorare, una notizia però sta allarmando i team, ovvero quella che la FIA avrebbe sotto esame alcune scuderie colpevoli di aver sforato il limite imposto dal Budget Cap, così come fece la Red Bull nella passata stagione.

3 scuderie sotto torchio, l’epilogo potrebbe stravolgere le gerarchie

Formula 1, caos budget cap
Red Bull budget cap(Instagram)

Per quel che riguarda il Badget Cap la FIA sembra esserci andata leggere nella passata stagione, forse per via della poca conoscenza della regola appena imposta, è così che per la Red Bull arrivarono solo 7 milioni di multa e qualche ora di meno per quel che riguarda i test in galleria. In questa stagione, tuttavia, la situazione potrebbe cambiare, soprattutto per i team recidivi che, in questo caso, non otterrebbero sconti.

Sarebbero solo delle indiscrezioni quelle riportate dal Corriere dello Sport ma, a quanto pare, 3 scuderie sarebbero al limite di spesa e quindi monitorate da vicino dalla Federazione. Alpine ed Aston Martin sono al vaglio, con i secondi che rischiano di più per la recidiva, visto che anche nella passata stagione hanno sforato seppur leggermente il limite di spesa, ma ê il terzo team a far clamore.

Anche in questa stagione sembra che sia la Red Bull a non rispettare i patti, con anche il team di Totò Wolff che potrebbe essere a rischio. Per la scuderia di Milton Keynes, tuttavia, il pericolo è sicuramente maggiore visto che la FIA quest’anno non sarebbe disposta a fare sconti. Per adesso sono solo ipotesi da confermare, ma così come è accaduto lo scorso anno, non ci vorrà molto per scoprire la verità, dopo l’estate potremmo saperne molto di più e chissà che questa volta le sanzioni imposte non possano cambiare l’andamento delle cose.

Gestione cookie