Dopo tre giorni di torneo è successo già di tutto nell’edizione 2023 del torneo più prestigioso: la pioggia e i ritardi non sono l’unico problema
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L’edizione 2023 di Wimbledon è, al momento, abbastanza caotica: dopo tre giorni di torneo il programma, infatti, è abbastanza sfalsato. Ci sono alcuni giocatori che hanno già completato come da calendario i primi due incontri e sono quindi qualificati al terzo turno, altri invece che devono ancora terminare il loro primo match e chi ancora non ha addirittura fatto l’esordio sull’erba londinese.
Clamoroso a Wimbledon: attivisti invadono il campo, attimi di tensione
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Il programma ha subito rallentamenti clamorosi a causa della pioggia caduta tra martedì e mercoledì. Se nel primo caso le precipitazioni erano previste, ieri ci si aspettava che non ci fossero interruzioni e invece l’acqua ha più volte sospeso i match, spezzettando il gioco. Tutto questo, ovviamente, non sta giovando alla fluidità del torneo che probabilmente dovrà ricorrere al mettere da parte il tradizionale “never on Sunday“, giocando match anche domenica, giornata solitamente, per tradizione, di riposo. Ma nella giornata di ieri, mercoledì 5 luglio, un altro fatto clamoroso è accaduto sui prati dell’All England Club.
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Nel pomeriggio, infatti, mentre era in corso il match tra Dimitrov e Shumabukuro, due attivisti, un uomo e una donna, hanno invaso il campo 18 e hanno lanciato sull’erba coriandoli arancioni e le tessere di un puzzle interrompendo l’incontro. L’invasore si è poi seduto in campo sfoggiando una maglia con la scritta “Just stop oil” prima di essere portato via dalla sicurezza. “Sono qui per i miei nipoti e per tutti le altre persone. Non sono disposto a lasciare che i nostri politici distruggano tutto e lascino alla prossima generazione il compito di raccogliere i pezzi”, avrebbe detto l’uomo a chi gli chiedeva il perché del suo gesto.