L’attesa è finita, oggi inizia ufficialmente il torneo più prestigioso dell’anno: tutti contro Novak Djokovic, a caccia del suo ottavo titolo
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L’attesa è finita, lo show può incominciare. Alle ore 12 di oggi, lunedì 3 luglio, inizierà l’edizione 2023 di Wimbledon. Il grande favorito, ovviamente, è Novak Djokovic, a caccia del suo ottavo titolo all’All England Club, ma, soprattutto, a caccia del suo terzo successo di fila negli slam di quest’anno che gli consentirebbe di tenere vivo il sogno Grande Slam, l’unica cosa, insieme all’oro olimpico, che manca ancora nella carriera straordinaria del serbo.
Tra gli outsider che cercheranno di strappare lo scettro al serbo non può non esserci il numero 1 al mondo Carlos Alcaraz, che vuole prendersi la rivincita dopo il ko in semifinale al Roland Garros. Ma l’erba è sicuramente una superficie più particolare dove lo spagnolo, pur avendo vinto il torneo del Queen’s, deve ancora migliorare. Chi ci proverà è Jannik Sinner: l’azzurro lo scorso anno ha spaventato Djokovic, cedendo solamente al quinto set dei quarti di finale dopo essere stato avanti di due set. L’altoatesino non sta attraversando un buon momento della stagione: dopo aver impressionato tutti nella prima parte dell’anno sul cemento, una volta arrivati i tornei sulla terra ci si aspettava decisamente di più, ma dopo la semifinale di Montecarlo sono arrivate solo delusioni con il forfait di Madrid e le eliminazioni agli ottavi a Roma e addirittura al secondo turno al Roland Garros.
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Anche la stagione sull’erba non è partita nel migliore dei modi: ad Hertogenbosch ha ceduto contro Ruusuvuori, mentre a Stoccarda si è ritirato contro Bublik per un problema fisico che però sembra ormai superato. “Non vedo l’ora di giocare, vorrei cominciare fin dal primo round con una mentalità positiva – ha affermato Jannik – Mi sento bene e la speranza è quella di ritrovare Novak come l’anno scorso (questa volta sarebbe in semifinale, ndr): ogni volta che gioco contro di lui scopro qualcosa di nuovo, ed è bello cercare di imparare. Non ci sono tanti giocatori che possono batterlo, ma io mi considero tra questi”.