Caos totale in formula 1, qualcosa non ha funzionato nel sistema e bisognerà ricalcolare tutto
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È stato un Gran Premio d’Austria sicuramente positivo per i tifosi della Ferrari che, veramente per poco, non hanno visto le due rosse entrambe sul podio, dietro l’inarrivabile Verstappen che ancora una volta si prende il primo posto senza particolari problemi. È questo quello che tutti aspettavano, con un po’ di ritardo la Ferrari sembra aver ritrovato la retta via, anche se due gare positive consecutive sono ancora poche per tirare le conclusioni. A scuotere l’ambiente questa volta è però la FIA, che ha minacciato di rovesciare la classifica di arrivo.
Violazioni dei limiti non segnalate dai sistemi, la classifica rischia uno stravolgimento generale
Come al solito Verstappen è stato inarrestabile mentre Charles Leclerc ha tenuto botta dietro di lui, arrivando a chiudere in seconda posizione. La lotta più bella è stata però quella tra Perez e Sainz, una lotta senza esclusione di colpi, e soprattutto di sorpassi, che alla fine ha visto prevalere di poco il messicano.
Quel che è accaduto dietro le quinte rischia però di rovinare la festa a causa dei dati forniti dal controllo di gara, che ha scoperto come alcune alcune penalizzazioni non siano state applicate al momento della pubblicazione della classifica provvisoria, scaturendo un ricorso dell’Aston Martin che si è rivelato fondato.
Senza dubbio è difficile controllare alla perfezione ogni dato, ma in questo sport non vi è spazio per errori o negligenze, in un contesto dove ogni millesimo di secondo può fare la differenza. Adesso saremo a vedere quali saranno le decisioni effettive della FIA e se queste potrebbero realmente ribaltare la classifica.
Quel che resta, ad ogni modo, è la sensazione importante che la Ferrari sia pronta a tornare in pista per una seconda parte di mondiale che potrebbe davvero ribaltare la classifica, ma a suon di podi, per raggiungere, per lo meno, il risultato della passata stagione e dimostrare il proprio predominio su Mercedes e Aston Martin.