Frederic Vasseur non fa sconti a nessuno, dito puntato sul suo predecessore “Sono stati fatti degli sbagli clamorosi”
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Dopo un abbondante prima parte di mondiale che è già stata messa alle spalle, è evidente a tutti come la Ferrari sia in grosse difficoltà. Dopo la convincente stagione passata, in cui è arrivato il secondo posto nel mondiale, tutti erano pronti a vedere il bis, ma fin da subito le sorprese non sono mancate. È chiaro come l’impronta di Vasseur non sia ancora visibile, ma nessuno avrebbe mai immaginato che il team principal di Ferrari avesse potuto tirarsi fuori in questa maniera dalle responsabilità attuali.
Vasseur su Binotto: “Sono state fatte scelte che non funzionano”, bufera in Formula1
La SF-23 non è figlia del lavoro di Vasseur ma soprattutto di quello di Mattia Binotto, ad ogni modo c’è da sottolineare però che, nonostante le cattive scelte dal muretto, l’auto della passata stagione sotto la guida dell’ex team principal rispondeva sicuramente meglio. In questa situazione, quindi, non è così scontato trovare un colpevole, per tutti ma non per Frederic Vasseur che, invece, pare avere le idee chiare.
“Non mi va di dare la colpa a nessuno, ma lo scorso anno sono state fatte delle scelte che si sono rivelate fallimentari fin dai primi chilometri a Fiorano, abbiamo da subito capito che alcune cose non potevano funzionare, le simulazioni avevano tralasciato alcuni fattori troppo importanti“. Queste le parole del team principal di a Ferrari rilasciate per il Corriere della Sera.
Di certo non si è nascosto dietro un dito il manager di Maranello, anche se ai più queste parole non sembrano convincere al 100%. Si, perché nei primi test in Barehin non sembrava emergere una situazione così drastica, con lo stesso Totò Wolff che dopo aver visto i primi risultati è sembrato preoccupato asserendo di non vedersi meravigliato qualora le sue Mercedes fossero state solo la quarta o quinta forza del Mondiale.
La situazione, invece, si è letteralmente capovolta, e di questo sicuramente anche Frederic Vasseur ha le sue colpe. Da ora in poi, comunque, l’unica cosa certa è che non ci saranno più scuse, l’imperativo è migliorarsi gara dopo gara, per arrivare ad un 2024 dove la vera macchina del manager francese sarà completata e vedere questo dove porterà la Ferrari.