La crisi dell’Honda nel Mondiale di motociclismo sta creando polemiche e danni all’interno della scuderia giapponese. Cosa succede?
Questo, sicuramente non è l’anno dell’Honda nel Mondiale di motociclismo, dominato dalla Ducati di Pecco Bagnaia, che sta anche superando i propri record. E questa situazione non va affatto bene, ad un campione come Marc Marquez.
Il pilota spagnolo infatti, sta soffrendo pesantemente questa situazione, con risultati che non sono affatto del suo livello. L’iberico ha vinto 8 titoli iridati e in questo campionato sembra essere un giovincello alle prime armi, che deve fare solamente esperienza.
La crisi dell’Honda, è sotto gli occhi di tutti. I team manager hanno più volte confermato a Marquez, che non ci potranno essere ulteriori miglioramenti per la moto e Marquez in diverse conferenze stampa ha sottolineato, che non ci sarà la possibilità di migliorare.
Alberto Puig, ex pilota ed ora team manager dell’HRC, evidenzia lo stato della scuderia, facendo riferimento anche al periodo della pandemia del 2020, che fermò costruzioni e progetti per i piloti.
“Tutti stanno parlando di errori, siamo nella mer*a, ma non dimentichiamo che abbiamo anche ottenuto buoni risultati. Ricordiamo che nel 2020 Marquez si è infortunato e poi la pandemia del corona virus è stata anche un ostacolo non indifferente per i nostri ingegneri, perché non potevano muoversi rapidamente tra l’Europa e il Giappone“.
Parole al vetriolo quelle di Puig, che confida sempre fiducia per l’Honda e per Marc Marquez, in evidente stato di difficoltà, come le numerose cadute nei precedenti gran premi di queste ultime settimane.
Sempre Puig, “consiglia” una modello di moto più competitiva: “Un’importante scuderia come la nostra, deve avere assolutamente un modello di moto, che possa competere con le altre. Deve tornare a vincere, con un obiettivo di portare la moto ad un livello più ambizioso”.