Michael Schumacher, rivelazione da brividi: arriva la confessione inattesa, parole inequivocabili

Impossibile dimenticare Michael Schumacher, uno dei piloti di automobilismo più vincenti della storia 

Uomo simpatico, ironico, orgoglioso e sempre con la voglia di vincere, in qualsiasi scuderia egli abbia corso. Dalla Jordan, alla Ferrari, passando per la Mercedes alla Benetton. La sua bacheca splende: 7 Mondiali, e ben 91 GP vinti, un vero totem della Formula 1.

Cosa si sa di Schumacher?
Nel 2013 ebbe un brutto incidente-(Foto Instagram)-sportnews.eu

Stiamo parlando di Michael Schumacher. Purtroppo da circa 10 anni, si sa davvero poco delle sue condizioni fisiche. Durante nel un‘escursione di sci, nel 2013 in Francia a Meribel, Michael ebbe una rovinosa caduta, e andò a sbattere la testa contro una roccia, che gli procurò un trauma cranico e emorragia cerebrale.

Schumacher, le parole di Vowles

So passati ben 10 anni e del Kaiser, non si quasi niente. La famiglia di Michael si è chiusa in un rumoroso silenzio, a cominciare dalla moglie Corinna Betsch, che rispetta la salute di Michael. Purtroppo, alcune voci evidenziano che Michael è su una sedia a rotelle.

Pochissime le foto che girano proprio per la volontà anche dei figli e del fratello Ralf, anche lui pilota di Formula 1.

Cosa si sa di Schumacher?
La confessione del dirigente Vowles-(Foto Instagram)-sportnews.eu

Al momento, sono emerse le dichiarazioni di James Vowles, famoso dirigente di Formula 1, ora alla Williams, che conosce molto bene il tedesco Schumacher.

Vowles, non dimentica il rapporto con Schumi: “Ho lavorato con Michael: era un individuo incredibile con un’aura e una presenza completamente diversa da quello che si vedeva dall’esterno”.

“Quando cominciò a guidare per noi, sembrava che ci fosse quella sensazione che fosse ormai un pilota finito. Ma non era così. Nonostante le sue corse e le sue prove non erano al livello degli anni precedenti, ha sempre saputo mostrare dedizione e professionalità come pochi professionisti al mondo.”

Poi Vowles continua: “Era un campione come pochi. Sapeva trascinare tutto il gruppo nel paddock e aveva quel potere di trascinare tutti ad ottimi risultati”.

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