Rottura Chiesa Juventus, società e giocatore sono ai ferri corti: l’ultima richiesta dell’attaccante ha sancito l’addio inevitabile.
L’indiscrezione è ormai una certezza: la Juventus e Chiesa dovrebbero dirsi addio in maniera inevitabile in questa sessione estiva. La società e il giocatore non hanno trovato l’accordo per il rinnovo del contratto e la richiesta del bomber spaventa e non poco la nuova dirigenza, soprattutto alla luce della mancata qualificazione alla Champions.
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La conferma di Max Allegri non ha aiutato a trovare un compromesso, poiché lo stesso Chiesa non è affatto contento della gestione del tecnico e ha deciso di non restare anche per questo motivo. Con lui, buona parte dell’attacco rischia di rinnovarsi completamente, visto che anche Di Maria e Dusan Vlahovic hanno deciso di intraprendere strade diverse.
Rottura Chiesa Juventus, servono 60 milioni
E la richiesta di 8 milioni all’anno è stata ritenuta troppo alta dal club, nonostante il contratto fino al 30 giugno 2025 a 5 milioni di euro. I 3 in più chiesti hanno spaventato parecchio la nuova dirigenza che vuole rinnovare ma non a cifre importanti, complice – come detto prima – la mancata qualificazione alla Champions che nega ricavi importanti. Inoltre, il no arriva anche dalla condizione fisica, visto che Chiesa è rientrato solamente da pochi mesi da un grave infortunio al ginocchio e la richiesta dell’agente Fali Ramadani è stata giudicata frettolosa e non particolarmente idonea al momento.
Tuttavia, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, la richiesta è stata fatta a causa di vecchie promesse fatte al giocatore, in cui si prospettava la possibilità che Chiesa potesse diventare un punto cardine del futuro, che mai come in questo momento è adesso. Ma l’evidente rottura evidenziata con il rifiuto, impone l’entourage di Chiesa di valutare attentamente le sirene estere: ad oggi, il Bayern e altri club della Premier sono particolarmente interessati, ma il prezzo fatto dalla Juventus spaventa e non poco (si parla di 60 milioni di euro).