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CALCIO

Come giocherà il Napoli di Rudi Garcia: le novità del tecnico

Come giocherà il Napoli di Rudi Garcia: doppia variante e possibili cambi nell’approccio alle gare, vediamo come. 

Con un annuncio inatteso arrivato ieri notte, Aurelio De Laurentiis ha ufficializzato Rudi Garcia come nuovo tecnico del Napoli. Attraverso un tweet, il presidente ha di fatto chiuso il cerchio dopo la conquista dello scudetto e la rinuncia di Spalletti a proseguire.

Rudi Garcia Napoli (Instagram)

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Garcia è un tecnico dall’esperienza internazionale, che nel corso della sua precedente esperienza in Italia alla guida della Roma ottenne 2 secondi posti ed un terzo posto. Firmerà un biennale da 3 milioni di euro a stagione con opzione di rinnovo per un altro anno. Sarà quindi il 59enne a prendere il posto di Luciano Spalletti, un allenatore che nelle intenzioni della società dovrà cercare di proseguire quella strada indicata dal progetto tecnico. Ex Saint-Etienne, Lille, Olympique Marsiglia, Lione e Al Nassr, torna con ambizioni e motivazioni in Serie A.

La scelta è stata dettata da diversi fattori, tra cui un approccio tattico nel segno della continuità degli ultimi anni: come Sarri e Spalletti, il francese sfrutta tantissimo il 4-3-3 e il 4-2-3-1, moduli che incarnano una propensione per il calcio offensivo che ben si sposa con le caratteristiche della squadra, che negli ultimi due anni – e soprattutto nell’ultimo – ha dato spettacolo ovunque.

Come giocherà il Napoli di Rudi Garcia: doppia variante

Si riparte dalle certezze, sperando che Osimhen rimanga e che Kim possa essere sostituito con un top all’altezza della situazione. La formazione titolare non cambierà negli uomini, probabilmente nell’approccio e nelle soluzioni offensive, mentre nel 4-2-3-1 sarà interessante capire come sarà utilizzato Lobotka (il modulo, di per sé, richiama per ovvie ragioni due centrocampisti molto fisici e atleticamente imperiosi) e soprattutto chi sarà l’uomo più avanzato nella linea dei trequartisti: in questo senso potrebbe agire in pianta stabile Zielinski, in virtù della sua propensione all’inserimento e dell’intelligenza tattica di cui dispone, soprattutto per quanto riguarda gli smarcamenti tra le linee e il posizionamento sempre impeccabile in ogni situazione.

Napoli Rudi Garcia (Instagram)

Il tecnico non intende stravolgere un’ossatura che deve essere solo esaltata, ma non transigerà sulla continua ricerca della profondità e delle verticalizzazioni verso la punta, così come sul lavoro degli esterni che rimarranno centrali nello sviluppo del possesso e nella finalizzazione. E’ pur vero che nella Roma aveva Florenzi e Gervinho, due abituati a correre nello spazio anche e soprattutto perché le loro caratteristiche lo richiedevano, mentre con Kvaratskhelia questo dovrebbe venire meno perché si è visto quanto risulti devastante nell’uno contro uno.

In secondo luogo, in fase di costruzione potrebbe abbassare costantemente il regista o un mediano come fece alla Roma con De Rossi, garantendosi un vertice alto del triangolo formato con i due centrali e avanzando Di Lorenzo e Mario Rui, in maniera tale da richiamare ampiezza e allargare la prima linea di pressione avversaria, trovando ulteriori soluzioni nelle fasce per e almeno un appoggio in più nei lati meno coperti dal pressing.

In questo modo aumenterebbe le possibilità di allargare la mediana avversaria, cercando di trovare il lato cieco o un’errata marcatura al centro con triangolazioni o smarcamenti dettati dai movimenti dei centrali di centrocampo.

Stefano