Formula 1, rivelazione assurda in casa Ferrari: le ultimissime dichiarazioni che non lasciano spazio a dubbi: “Da due mesi abbiamo…”
La Ferrari continua a cercare il bandolo della matassa per migliorare le prestazioni della propria monoposto, non performante in gara e ancora indietro rispetto a qualche altra big come Red Bull e Mercedes, quest’ultima in graduale ripresa.
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L’avvio di stagione non è stato dei migliori e le difficoltà evidenziate in questo mondiale non aiutano la Ferrari a risollevarsi dalle ceneri. Un solo podio nelle prime sette gare, troppo poco per una scuderia che vanta un blasone e una storia vincente e che merita palcoscenici decisamente più elevati. Il team di Maranello ha lavorato sulla macchina ma non riesce a trovare le giuste contromisure, visto che le migliorie non sono state all’altezza della situazione.
Ora sono previsti altri interventi sulle aeree non ancora manipolate, con la speranza che in Canada le cose possano cambiare in positivo. E l’ingegnere Jock Clear ha provato a spiegare il punto di vista della Ferrari: ”All’inizio eravamo convinti di avere tra le mani il prodotto migliore, poi ci siamo resi conto che qualcosa non funzionava e abbiamo provato a studiare e aggiornarci. Nel nostro lavoro non esiste mai una regola fissa, tutto può cambiare e mutare velocemente e occorre restare sempre al passo perché la gestione dell’imprevisto diventa fondamentale.”
Come riporta ‘Motorsport.com’, il tecnico prosegue: ”Appena il dominio della Red Bull è diventato evidente, abbiamo ovviamente studiato tutto quello che ci sembrava rilevante per cercare di capire come colmare il gap.”
Di questo ne ha parlato anche James Vowles, Team Principal della Williams, che ha specificato come fosse importante capire come potessero funzionare tutti i miglioramenti prima di introdurli nella macchina e valutarne l’approccio, perché senza capire le dinamiche difficilmente avrebbero potuto godere dei vantaggi a lungo termine.
“Quando si cerca di ‘copiare’ qualcun altro che sta andando meglio di te, buttarsi a capofitto su qualcosa che non conosci e non capisci è controproducente, potrebbe non funzionare” ha concluso.