Un gol in pieno recupero di Leonardo Pavoletti gela il San Nicola e manda i sardi in paradiso: al termine della partita tutta la scena è per l’allenatore
PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUL NOSTRO INSTAGRAM
Un finale da cardiopalma. Un epilogo che più che in altre occasioni manda i vincitori in paradiso e i perdenti all’inferno, proprio per il modo in cui è maturato il tutto. Il Cagliari, a distanza di un anno, torna in Serie A vincendo 1-0 la finale di ritorno playoff contro il Bari. A decidere un gol al 94′ di Leonardo Pavoletti che gela i quasi 60.000 spettatori del San Nicola, ormai pronti a festeggiare una promozione attesa, sognata, cercata ma sicuramente inaspettata a inizio stagione.
I rossoblu hanno meritato la vittoria, creando numerose occasioni, specialmente nel primo tempo, ma i pugliesi erano ormai a poche centinaia di metri dal traguardo. Ma a rovinare i loro piani è stata la zampata dell’attaccante, appena entrato, che ha sfruttato al meglio un cross di Zappa dalla destra. A fine partita il San Nicola applaude comunque i propri beniamini per la straordinaria stagione, i sardi corrono a festeggiare sotto i propri tifosi e Claudio Ranieri scoppia in lacrime. E’ stato chiamato a metà anno dal presidente Giulini dopo una partenza di stagione tutt’altro che ottimale da parte del Cagliari sotto la guida di Liverani. E lui, con tutta la sua infinita esperienza, ha rimesso insieme i cocci e ha regalato un sogno ad un’intera isola. La sua emozione è tangibile, ma poi l’allenatore del “miracolo Leicester” si contraddistingue ancora una volta per la sua signorilità.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Under 20, il sogno non si realizza: Italia battuta in finale dall’Uruguay
Dopo essersi ripreso dal turbinio di emozioni, va sotto il settore dedicato ai propri tifosi che stanno intonando il coro “Serie B, Serie B” ai baresi in segno di scherno. Ranieri allora è intervenuto zittendo i propri sostenitori, chiedendo rispetto nei confronti degli avversari: “Non ho mai capito perché bisogna tifare contro i propri avversari – ha detto a fine partita – Perché andare contro? Perché devono subire questo? Sono stati degni rivali e comunque vada dobbiamo stringergli la mano”.