Il secondo miglior tennista azzurro ha incontrato il numero 1 al mondo agli ottavi del Roland Garros e non è andata per niente bene
PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUL NOSTRO INSTAGRAM
C’era grande attesa per il percorso dei nostri tennisti in questa edizione del Roland Garros. Gli azzurri, orfani di Matteo Berrettini ancora alle prese con diversi problemi fisici, erano comunque ben rappresentati e oltre ad avere Jannik Sinner come punta di diamante, riponevano speranze anche nel cammino di Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego. Se l’altoatesino ha ampiamente deluso le aspettative uscendo di scena già al secondo turno contro un avversario tutt’altro che irresistibile come Altmaier, discorso diverso per gli altri due.
Entrambi sono usciti di scena agli ottavi di finale contro due avversari decisamente più quotati. Il torinese si è arreso in quattro set al russo Karen Khachanov, mentre il carrarino si è schiantato contro il muro eretto da Carlos Alcaraz. Il prodigio spagnolo ha dimostrato di essere di un altro pianeta e ha chiuso in tre set, concedendo solamente sette game all’italiano. Una sconfitta pesante, che va accettata, ma che lascia qualche rimpianto al classe 2002 che aveva giocato un torneo pressoché perfetto nei primi tre match dove aveva mostrato un’ottimo tennis specialmente contro avversari quotati come Shevchenko e Norrie.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Nadal si è operato: ecco quali sono i tempi di recupero
“Sicuramente potevo fare molte altre cose rispetto a quelle che ho fatto, ho fatto forse tutto quello che non dovevo fare – ha detto sorridendo amaramente Musetti al termine della partita – Questa partita mi serve non dico come bagno di umiltà perché non ho avuto la sfacciataggine di dichiarare qualsiasi cosa che non fosse vera. Oggi mi sento solo di accettare che lui ha giocato meglio, è entrato più grintoso, con più voglia di vincere e mi ha battuto tre set a zero. La cosa più difficile credo sia proprio lottare, io oggi ho scelto la via più comoda che è quella di lasciarsi andare, arrendersi un po’; la prossima volta sceglierò di lottare”.