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Salute e Benessere

Correre a digiuno, ecco i potenziali rischi: tutto quello che devi sapere

La corsa a stomaco vuoto porta benefici maggiori? La risposta della scienza ti sorprenderà, attento se lo fai!

corsa (foto plexer)

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In questa danza perpetua tra esigenze quotidiane e desiderio di mantenere un fisico snello e una salute invidiabile, molte persone si ritrovano a chiedersi se ci siano strategie specifiche in grado di potenziare l’efficacia dell’allenamento. Una di queste, che negli ultimi tempi ha guadagnato una certa popolarità, è proprio correre a digiuno. Ma cosa comporta realmente questa pratica e quali sono i potenziali rischi a cui ci si può esporre? Ebbene si, ci sono alcune cose al riguardo che dovresti sapere.

Correre a digiuno, un’arma a doppio taglio, ecco i pro ed i contro di questa pratica

Corsa a digiuno (Instagram)

L’atto di correre a digiuno non è altro che quello di svolgere un’attività fisica intensa, come la corsa, prima di consumare il primo pasto della giornata. Questa pratica si basa sulla teoria secondo la quale, in assenza di un apporto recente di nutrienti, il corpo ricorrerà alle sue riserve di grasso come fonte di energia, favorendo così una perdita di peso più rapida.

Ma nonostante le possibili implicazioni positive, è necessario porre l’accento anche sui potenziali rischi connessi a tale pratica. Correre a digiuno, infatti, può comportare un considerevole stress per l’organismo, specie se non siamo abituati a un simile regime di allenamento. È importante ricordare che il nostro corpo necessita di energia per svolgere qualunque tipo di attività e in particolare per quelle ad alta intensità come la corsa. Privarsi del necessario apporto calorico prima dell’esercizio può tradursi quindi in una diminuzione delle prestazioni, una sensazione di spossatezza precoce e, in casi estremi, anche vertigini o svenimenti.

Anche se il corpo è in grado di utilizzare le sue riserve di grasso come fonte di energia, è possibile che, in assenza di un adeguato apporto calorico, inizi a sfruttare le riserve di proteine presenti nei muscoli, provocando così una perdita di massa muscolare. In questo senso l’idea di correre a digiuno per dimagrire potrebbe allora rivelarsi un’arma a doppio taglio per la quale bisognerà fare attenzione.

Non c’è dubbio che la corsa sia un’attività benefica, capace di potenziare la salute del cuore, di stimolare il metabolismo e di promuovere il benessere generale, tuttavia, quando si tratta di correre a digiuno, è fondamentale ricordare che ogni corpo è unico e risponde in modo diverso agli stimoli. A tal proposito bisognerebbe saper ascoltare bene il proprio corpo e, in caso si notasse una cattiva propensione nell’affrontare questa pratica a digiuno, sarebbe bene cambiare le proprie abitudini.

L’importante è muoversi e farlo con costanza, i risultati in questo caso sicuramente arriveranno e, anche se ci fosse bisogno di qualche settimana di più, nel lungo periodo correre nella condizione a voi migliore porterà sicuramente maggiori benefici.

Mariano Orlacchio