Dopo l’ufficialità della separazione da Luciano Spalletti il Napoli è alla ricerca di un nuovo allenatore per la prossima stagione e si fanno diversi nomi
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Sarà un’estate caldissima quella del Napoli. Gli azzurri hanno conquistato lo scudetto 33 anni dopo l’ultima volta, ma di certo non avranno mesi semplici all’orizzonte. La fine del matrimonio tra De Laurentiis e Luciano Spalletti è stata ufficializzata: l’allenatore di Certaldo, domenica contro la Sampdoria, si siederà per l’ultima volta sulla panchina dei partenopei. A dichiararlo è stato lo stesso presidente azzurro a “Che Tempo che fa” domenica sera, non lasciando più possibilità a ripensamenti dell’ultim’ora. Anche l’ex tecnico dell’Inter ha confermato: insomma la favola è finita.
Come se non bastasse si continuano anche a rincorrere le voci di un imminente addio di Cristiano Giuntoli, colui che ha costruito questa squadra spettacolare che ha incantato l’Italia e l’Europa. Il direttore sportivo potrebbe approdare alla Juventus e quindi, al momento, tutte le decisioni verranno prese da ADL che sta valutando una lista molto lunga di tecnici: “Stiamo valutando allenatori per il 4-3-3 coi nostri giocatori straordinari che vogliamo tenere, ho valutato una decina di profili che si possono cimentare con questo modulo, sceglierò il migliore per proseguire il ciclo”, ha affermato.
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Tra questi nomi c’è sicuramente anche quello di Luis Enrique. L’ex commissario tecnico della nazionale spagnola piace molto al numero 1 azzurro che però ha gelato i tifosi con una dichiarazione che non lascia scampo ad equivoci: “È un grande allenatore, ha fatto molto bene al Barcellona, ma credo abbia in mente la Premier League, va ricordato che competiamo con campionati che sono più attraenti del nostro, come quello inglese. Posso dirgli che lì non c’è il Golfo e non si mangia bene come da noi, ma più di questo… Problema economico? Lì ci sono offerte più allettanti”.
Niente Lusi Enrique, quindi, almeno stando alle parole di De Laurentiis. Il nodo allenatore non è ancora sciolto, ma ora c’è da pensare alla grande festa di domenica. Anche se con un filo di malinconia.