Corsa, sai come vanno usate correttamente le braccia? La spiegazione definitiva

Corsa, eccome come vanno usate correttamente le braccia: vediamo quali sono i consigli utili. 

Corsa movimento braccio
Corsa movimento braccio (Instagram)

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La corsa rimane una delle pratiche migliori da fare per perdere peso, considerato che il cardio permette all’individuo di smaltire in tempi più rapidi il grasso in eccesso. I benefici della corsa sono davvero molteplici, basti pensare a tutti i miglioramenti a cui va incontro il nostro corpo: maggior resistenza, dunque maggiori capacità cardiovascolari, migliore circolazione del sangue e corpo che si sente decisamente molto più performante e in grado di svolgere la quotidianità con un piglio diverso, oltre al rilascio di alcuni ormoni che ci fanno sentire meglio.

Inoltre, praticare il cardio con una frequenza di 3-4 volte la settimana ci permette anche e soprattutto di accelerare il metabolismo, una conseguenza che porterà al deficit calorico e al dimagrimento, dunque a quella condizione di bruciare più calorie rispetto a quante ne assumiamo, il vero segreto per dimagrire e ottenere una forma fisica di tutto rispetto.

Corsa, come vanno usate correttamente le braccia

Corsa movimento braccio
Corsa movimento braccio (Pixabay)

Ma quello che forse sanno in pochissimi, è fondamentale tenere una postura adeguata per migliorare le prestazioni, in particolare le braccia: l’oscillazione delle stesse, come riportato da ‘runnersworld’, serve per bilanciare il corpo durante l’azione, dunque servono ad equilibrare il busto rispetto alla corsa. L’angolo tra braccio e avambraccio è importante per evitare uno sbilanciamento in avanti, ma se gli avambracci sono troppo chiusi, c’è il rischio che la fase di oscillazione posteriore delle gambe prenda il sopravvento.

L’avanzamento delle braccia deve avvenire verso l’interno e gambe e braccia devono muoversi in sincronia, con i gomiti allineati con il dorso favorendo così l’oscillazione delle braccia con una corretta postura del busto e del bacino. Nei tratti in pendenza, dunque in salita e in discesa, le braccia devono essere mosse come in pianura, dunque non dovremmo cercare di oscillarle più velocemente delle gambe come spesso potrebbe capitare inconsapevolmente. Come riferisce il sito, cercare di mantenere un’apertura da circa 100 gradi sembra essere la soluzione migliore per ottenere la migliore stabilità corporea.

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