Altro che limitazioni! La Red Bull ha già trovato l’escamotage per non perdere terreno, ma è davvero legale?
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Nel mondo della Formula1 le emozioni sono all’ordine del giorno ed anche per chi fosse in attesa del calo della Red Bull a causa delle limitazioni imposte lo scorso anno dalla FIA, le sorprese potrebbero essere amare. Nonostante le limitazioni delle ore di sviluppo in galleria del vento, infatti, gli ingegneri della scuderia non sembrano intenzionati a fermare il loro lavoro, passando ad un altro sistema di sviluppo che potrebbe essere addirittura maggiormente produttivo, ecco cosa bolle in pentola.
In questo campionato la Red Bull sembra essere inarrestabile, a diverse spanne di vantaggio rispetto tutti gli altri team ma con una brutta gatta da pelare, quella delle limitate ore di sviluppo in galleria. Saranno infatti solo 201 quelle concesse alla scuderia, a differenza delle 240 a disposizione di Ferrari, 256 di Mercedes e 320 di Aston Martin, così come stabilito in base alla classifica 2022.
Ma questo potrebbe forse bastare per fermare uno dalle mille sfaccettature come Adrian Newey? A quanto pare no, ma questo potevamo immaginarlo già. Anziché testare in galleria, quindi, l’ingegnere visionario è pronto ad un ritorno al passato, che consisterà nella la stampa dei pezzi e la prova direttamente in pista per stabilire quale sia quello migliore.
Una strategia non nuova ma già utilizzata ampiamente anche dalla Mercedes negli ultimi anni, che può prevedere addirittura costi minori e che risulta particolarmente utile quando si ha già una strada ben definita da seguire. In questo senso la strada della Red Bull non potrebbe essere più definita di così, con il nuovo progetto che non conosce rivali e che, probabilmente, anche senza i test in galleria continuerà a stupire tutti a suon di prestazioni che andranno avanti così addirittura per anni.