Continuano a venir fuori retroscena impensabili sull’ex manager di Ferrari, l’ultimo è incredibile!
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La Ferrari del 2023, senza dubbio, è ancora la macchina di Mattia Binotto, anche se questa non sembra essere una cosa di cui vantarsi nell’ultimo periodo. Sotto la guida dell’ex team principal di Ferrari, tuttavia, le cose non sono andate così male, soprattutto nell’ultima stagione in cui addirittura la vittoria del mondiale è sembrata essere alla portata, almeno fino a metà stagione. A questo punto pare lecito chiedersi se sia solo la macchina o anche chi dirige la baracca ad avere qualche responsabilità, ed a chiarire questa parte ci ha pensato inaspettatamente proprio Charles Leclerc, tornando a parlare del suo ex direttore.
Leclerc categorico a Miami: “Con lui era differente ma…”
Nelle ultime settimane il pilota della Ferrari è stato al centro della scena, e ci è tornato ancor di più dopo l’ultimo GP di Miami che, invece di essere quello della ribalta definitiva, ha fatto balzare di nuovo indietro il campione ancora incompiuto di Ferrari. L’attaccamento alla “maglia“, tuttavia, non è in discussione ed il pilota lo ha sottolineato anche dopo il GP di Baku, aprendo anche ad alcuni altri retroscena intriganti.
“Continuo a ribadire che voglio vincere con la Ferrari, Carlos ed io siamo molto fortunati a stare qui. Non voglio paragonate Fred a Jean Todt, ne me a Michael Schumacher, non sarebbe corretto, ma è quello che vogliamo ottenere con Fred di cui sono sicuro, penso che sia la persona giusta per riportare avanti la scuderia. Io sono stato solo con Binotto e Vasseur, e posso dire che l’approccio è molto diverso, ma non entrerò nei dettagli. Fred sa bene quello di cui la squadra ha bisogno, ha un grande occhio!“.
Queste le parole di Leclerc che non nascondono la stima per il suo attuale team principal, una stima radicata fin dal passato che infonde fiducia per il futuro non solo a lui ma anche a tutti noi tramite le sue parole. Staremo a vedere, il lavoro di Vasseur, infatti, comincerà veramente solo dal prossimo mondiale, per adesso per il lavoro sembra ancora davvero molto e non resta che attendere per capire il vero potenziale della nuova direzione francese al comando di Ferrari.