Allenare la forza in palestra, ecco come fare: vediamo quali sono le condizioni migliori per poter sfruttare appieno questa capacità condizionale. Parola all’esperto del settore.
La palestra è il luogo migliore per costruire un fisico di prim’ordine per motivi estetici ma non solo. Avere un corpo particolarmente curato è sintomo di duro allenamento, tanti sacrifici e dedizione alla causa, oltre ad una forte determinazione che non è da tutti. Frequentare l’ambiente della palestra è sicuramente un modo per sfuggire dalla quotidianità, così come allenarsi in maniera importante alla ricerca di un obiettivo che alla lunga darà grandi soddisfazioni. E’ il caso di chi intende migliorare le proprie capacità condizionali, tra cui la forza, o semplicemente avere un fisico segnato da sfoggiare nella bella stagione al mare, che porterà benefici importanti anche a livello psichico come buon umore e sensazione di benessere.
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Allenare la forza è una delle condizioni più difficili da ottenere nel tempo, poiché servono tanta costanza e determinazione che sono alla base dei miglioramenti fisici per tutti coloro che vanno in palestra. A prescindere dall’età, i muscoli possono essere sviluppati al meglio anche dopo i 40 anni: come riferisce ‘La Gazzetta dello Sport’ che ha chiesto il parere di Paolo Evangelista, esperto di allenamento e biomeccanica e figura di spicco di Project Invictus, vediamo quali sono le condizioni generali per migliorare la propria fisicità anche in questa fascia d’età.
Il periodo minimo in cui si riscontrano i primi cambiamenti è quantificato in circa 3 mesi. Nel dettaglio, serve allenarsi almeno 2 giorni a settimana per circa 60′-90’. Per ottenere una massa muscolare di prim’ordine con allegato miglioramento della forza entrano in gioco dei fattori nervosi, che una volta standardizzati e ottimizzati permettono la crescita muscolare.
L’ausilio di un personal trainer è fondamentale per diversi motivi: postura, dinamica dell’esercizio (la tecnica) e monitoraggio durante i primi allenamenti è fondamentale per non incorrere in errori e possibili infortuni. Panca, squat, stacco da terra sono i più consigliati a patto che i carichi siano bassi: è necessario, infatti, partire da un minimo che varia a seconda dello storico, delle abitudini e della condizioni inziale dell’atleta.
Essere attivi aiuta a contrastare l’attività sedentaria: quest’ultima condizione porta all’invecchiamento dei muscoli e dunque al declino motorio. Fare attività è importante per il nostro corpo perché rilascia le endorfine, delle sostanze che aiutano a sentirsi molto meglio e ci permettono di avere una condizione psicofisica importante, perché il buon umore diventa una condizione stabile per ognuno di noi.