La Formula1 si fa green e stravolge il calendario, ecco cosa è stato appena deciso dalla federazione!
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In un’epoca in cui l’attenzione verso le emissioni e la salvaguardia dell’ambiente è sempre più pressante, anche il mondo della Formula 1 sembra determinato a migliorare sotto questo aspetto. Secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano olandese Telegraaf, già nel prossimo imminente futuro potrebbe concretizzarsi un calendario organizzato in modo da rendere gli spostamenti da una parte all’altra del mondo più efficienti, limitando le trasferte ripetute all’interno di uno stesso continente. Ecco quando succederà tutto questo.
Formula 1 a “Blocchi continentali”, già dal 2024 avrà vita il nuovo calendario!
La nuova organizzazione, che potrebbe prendere forma a partire dal prossimo anno, prevedrebbe ad esempio un raggruppamento dei Gran Premi in Australia, Cina e Giappone in una sequenza iniziale e con date ravvicinate. Questo consentirebbe una gestione più efficace del trasporto del materiale e garantirebbe ai piloti e agli addetti ai lavori un periodo di tempo in cui poter lavorare su fusi orari simili, pur tenendo conto della lontananza dalle proprie abitazioni.
Un’altra possibile riorganizzazione delle gare riguarderebbe il tour nordamericano, con i Gran Premi del Canada e di Miami accorpati e non più distanziati di un mese come previsto attualmente, con tre gare europee nel mezzo.
La logica e gli interessi alla base di questa proposta verranno discussi nel corso della prossima riunione della Commissione F1, in cui si dovranno valutare diversi fattori, non solo logistici. Esistono infatti promoter per cui un determinato posizionamento nel calendario risulta più vantaggioso di un altro, sia in termini di affluenza di pubblico che di rilevanza dello “slot”. È il caso della gara di chiusura di Abu Dhabi, che manterrà tale status e per il quale lo stato arabo paga un extra di diritti alla FIA.
Sarà solo con le anticipazioni della bozza del calendario 2024, solitamente delineata in estate, che potremo avere quindi un’idea chiara di quanto l’idea dei blocchi regionali (Asia-Pacifico, Medio Oriente, Europa, Nord America, Sud America) possa essere concretamente realizzata. In ogni caso, il tentativo di ridurre l’impatto ambientale delle competizioni motoristiche è un segnale importante e positivo, che testimonia l’attenzione crescente verso la sostenibilità anche nel mondo dello sport.