L’uscita dalla Champions League contro il Milan non lascia solo rammarico e delusione agli azzurri che dovranno fare a meno di tre pedine importanti
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Il giorno dopo c’è il rammarico e la delusione. Il sogno europeo del Napoli si è fermato ai quarti di finale contro il Milan. Nessun accesso alle semifinali, nessuno straordinario quanto impensabile (a inizio stagione) doblete. Resta solamente il miglior risultato della storia in Champions League: mai gli azzurri si erano spinti cosi avanti nella competizione più importante. Il doppio confronto fratricida con i rossoneri non ha portato i frutti sperati, dove diversi fattori hanno inciso: errori individuali e di reparto, infortuni, squalifiche e qualche decisione arbitrale che ha lasciato strascichi polemici.
Le condizioni non ottimali di Osimhen nel match del Maradona e l’assenza dell’attaccante nigeriano nel match di San Siro hanno sicuramente influito. Così come le squalifiche nel secondo round di Anguissa e Kim. Ieri, inoltre, Spalletti ha dovuto addirittura fare tre cambi per problemi fisici: due nel primo tempo (Politano e Mario Rui) e uno nel secondo tempo (Rrahmani). Ora l’allenatore toscano dovrà quindi fare i conti con i giocatori a disposizione per il match di campionato contro la Juventus di domenica sera, contando che Simeone sta ancora svolgendo un lavoro individuale e non sarà a disposizione, così come i tre giocatori sostituiti.
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Gli esami strumentali hanno infatti evidenziato una infrazione della testa del perone destro per Mario Rui; una distorsione di primo grado della caviglia sinistra per Politano e lieve distorsione della caviglia destra per Rrahmani. Dei tre l’unico che può essere recuperato è proprio il difensore kosovaro.