Terminato ieri l’Atp di Montecarlo con una finale inedita che ha regalato spettacolo, incertezza e tanti colpi di scena
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E’ stato come sempre un torneo di Montecarlo con tante sorprese. Il primo Master 1000 della stagione sulla terra lascia sempre spazio a colpi di scena: troppo complesso il passaggio dal cemento al rosso in un arco di tempo così ristretto e i giocatori hanno bisogno di tempo per adattarsi. Dopo i forfait di alcuni big (Nadal e Alcaraz su tutti) in molti attendevano il ritorno in campo di Novak Djokovic che però è stato solamente il lontano parente del giocatore ammirato in Australia.
Rublev batte Rune in tre set: è il suo primo Master 1000 in carriera
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Il serbo ha ceduto contro un grande Lorenzo Musetti negli ottavi di finale ma non è stata l’unica sorpresa del torneo. La finale, infatti, è stata inedita: nell’ultimo atto del Principato si sono trovati di fronte il danese Holger Rune (giustiziere di Sinner in semifinale) e Andrey Rublev. Un match tosto, equilibrato, giocato in tre set e durato oltre due ore e mezza. Alla fine a spuntarla è stato il russo che si è aggiudicato per la prima volta un Master 1000, mettendo da parte quella fama di incompiuto che si era creato dopo tante chance fallite.
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Il numero 6 al mondo è riuscito a rimontare dopo aver ceduto nel primo set 7-5. Poi il livello del suo tennis si è alzato e ha conquistato gli altri due parziali con un netto 6-2 e un tiratissimo 7-5. Cancellato, con questa vittoria, il brutto ricordo di due anni fa, quando venne sconfitto da Tsitsipas: “Questa volta mi sono solo detto: ‘ok, perdi, ma almeno giocatela, datti una possibilità‘” e l’ho fatto’.