Mercedes accusa la Red Bull di Sandbagging, ecco in cosa consiste e quali sarebbero le sanzioni per la scuderia, mondiale da riscrivere!
PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUL NOSTRO INSTAGRAM
In questa stagione il dominio della Red Bull sembra indiscusso ma quel che in pochi avrebbero immaginato e che la scuderia di Milton Keynes stesse addirittura nascondendo le sue carte. Questo quanto asserito dalla Mercedes in una recente intervista, anche se non solo Toto Wolff sembra aver avuto questa impressione. L’accusa di “Sandbagging“, letteralmente tradotta in “sacchi di sabbia“, è un termine noto agli addetti ai lavori, ma cosa significa?
L’accusa, come avrete capito, è quella di non mostrare il vero potenziale. Secondo quanto riferito da George Russel e poi riportato proprio dal team principal di Mercedes, la scuderia dei due tori starebbe cercando si far credere a tutti che il loro vantaggio non sia netto come immaginiamo, un gas colmabile dagli inseguitori e che lascerebbe aperte le possibilità a tutti, ma perché?
La risposta è facile, lo spettacolo è la prima chiave da seguire in questo sport e, qualora tutto fosse già scritto, questa variante verrebbe meno, facendo studiare alla FIA nuove mosse per riaccendere la competizione. Tra queste mosse potrebbe esserci anche la limitazione alle nuove tecnologie della Red Bull, in modo da rimettere in gioco anche gli altri team.
Uno scenario surreale? La risposta è no, anzi, Adrian Newey ha già vissuto sulla sua pelle questa esperienza, nel biennio 91-92, quando le Williams, grazie all’invenzione dell’ingegnere inglese, dominavano incontrastate, troppo incontrastate, tanto che la commissione bandì la grande trovata per rimettere tutti sullo stesso piano.
La Red Bull, e soprattutto Newey, non vogliono di certo cadere ancora nel tranello e proprio per questo starebbero nascondendo la loro “manifesta superiorita”. Secondo Toto Wolff, i fatti, le RB19 potrebbero chiudere con 6-7 decimi fissi di margine al giro sugli avversari, un risultato per altro già mostrato solo all’esordio, prima che probabilmente fosse messo un freno a Max Verstappen per non brillare troppo e garantirsi anni di dominio incontrastato in Formula1.