Il primo atto del derby europeo tra Milan e Napoli è andato ai rossoneri, ma tutto è ancora aperto in vista del ritorno di prossima settimana
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Una partita ad alta intensità, giocata a viso aperto da entrambe le squadre, con la giusta dose di tensione. Il calcio italiano ha superato l’esame europeo e ha offerto un quarto di finale di Champions League decisamente gradevole. Milan e Napoli si sono dati battaglia: il primo round è andato ai rossoneri, grazie al gol decisivo di Bennacer, ma tutto è ancora aperto in vista del ritorno di martedì prossimo al Maradona.
Non sono ovviamente mancate le polemiche al termine della partita, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei cartellini da parte del direttore di gara rumeno Kovacs che ha espulso per doppio giallo Anguissa e ammonito Kim che era in diffida: entrambi i partenopei, quindi, salteranno il match di ritorno. Ma c’è un altro aspetto che tiene banco in casa Napoli e che spaventa non poco Luciano Spalletti: l’ambiente che la squadra troverà martedì prossimo al Maradona. Nel match di campionato contro i rossoneri, infatti, ci fu un’atmosfera irreale per una squadra che sta per vincere il suo terzo scudetto della storia: gli insulti al presidente De Laurentiis, la mancanza di sostegno ai giocatori, le liti tra gli stessi tifosi sono tutti fattori inaccettabili.
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E proprio riguardo a questo l’allenatore toscano ha voluto essere chiaro nel postpartita: “Non lo so che clima aspettarmi al ritorno, ma non vi immaginate come mi è dispiaciuto vedere il nostro stadio in quella maniera contro il Milan. Stiamo vincendo il campionato dopo 33 anni d’attesa, ci giocavamo una partita importante e vedere quel ‘tutti contro tutti‘ è una roba che non riuscirò mai a capire e che mi porterò sempre dentro”.
Poi ha rincarato la dose: “Se al ritorno succederà la stessa cosa, lascerò la panchina e andrò a casa. Perché è una cosa inspiegabile. I ragazzi sono sensibili a quello che succede loro intorno e contro il Milan al Maradona abbiamo giocato in un clima assurdo. Siamo stati presi in ostaggio”