Per la seconda volta in carriera il tennista italiano si arrende in finale a Miami: dopo la grande vittoria contro Alcaraz è arrivato il ko con Medvedev
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Per la seconda volta in carriera l’atto finale di Miami non sorride a Jannik Sinner. Nel 2021 l’italiano si arrese a Hurkacz, mentre ieri è stato piegato da Daniil Medvedev. Il russo ha dimostrato di essere ancora un gradino superiore al numero 1 italiano, che comunque negli ultimi due Master 1000 ha dimostrato miglioramenti esponenziali e di potersela giocare con i migliori al mondo. Le fatiche della supersfida di venerdì vinta contro Alcaraz si sono però fatte sentire e il russo non ha perdonato.
Non è stato però il Sinner che ci ha abituati in queste due settimane tra Indian Wells e Miami. L’altoatesino è apparso più lento e pesante, le gambe non giravano come al solito. Poi il fatto che dall’altra parte della rete ci fosse un super giocatore in grande condizione come l’ex numero 1 del mondo, ha fatto il resto. “Bravissimo Daniil, complimenti per questo inizio di stagione. Ora iniziano i tornei sulla terra, sono curioso di vederti…”, ha detto Sinner durante la premiazione. Certamente il rosso non è la superficie amata da Medvedev che difficilmente ripeterà gli exploit del cemento.
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L’italiano ha poi spiegato i motivi del suo ko: “Mi sono svegliato e non mi sentivo molto bene, un malessere generale, ma ci abbiamo comunque provato. Sono sceso in campo provando a dare tutto ma non è bastato. Ma non voglio certo togliere meriti a Medvedev, ha giocato benissimo, servito in modo incredibile, non è un caso che sia tra i più forti giocatori al mondo. Ho preso anche dei sali mi hanno aiutato un pochino, ma ero sotto tono fisicamente e con il caldo torrido, sotto il sole, non è stato facile”.