Il russo si aggiudica il Master 1000 Miami e conquista il quarto titolo dall’inizio della stagione, confermandosi in un periodo strepitoso
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Niente da fare per Jannik Sinner. Come nel 2021 il cemento di Miami non sorride completamente. Il tennista italiano si arrende per la seconda volta in carriera in finale: due anni fa contro Hurkacz, mentre quest’anno contro un avversario decisamente superiore come Daniil Medvedev. Il russo ha dimostrato di essere ancora un gradino sopra rispetto all’italiano, che ha accusato decisamente le fatiche della super semifinale giocata contro Alcaraz.
Medvedev è il re di Miami, Sinner torna ufficialmente in top 10
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Di fatto c’è stato equilibrio solamente nel primo set. L’altoatesino è stato anche il primo ad ottenere il break portandosi sul 3-2 e servizio, ma il russo riporta tutto in parità nel game successivo. Quando il set sembra orientato a decidersi al tie-break arriva il colpo di coda dell’ex numero 1 al mondo che riesce a breakkare il classe 2001 sul 6-5 e si aggiudica il primo parziale. Sinner accusa il colpo e inizia a sentire le fatiche della supersfida giocata venerdì contro Alcaraz e perde nuovamente il servizio ad inizio secondo set. Con orgoglio reagisce immediatamente accorciando 2-1, ma Medvedev è implacabile e lo ribreakka per il 3-1 che incanala la sfida. Da lì Daniil non dà più chances a Jannik e chiude il secondo set con un 6-3.
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Per il russo si tratta del quarto titolo da inizio anno. Dopo un Australian Open sottotono non ha praticamente più sbagliato un colpo se non il ko in finale ad Indian Wells contro Alcaraz. Per Sinner, comunque, la sconfitta non cancella uno strepitoso torneo che lo riporta nuovamente in top 10 del ranking alla posizione numero 9.