Il greco è tornato in campo a Miami dopo aver ceduto al secondo turno ad Indian Wells dove aveva giocato in condizioni fisiche approssimative
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Il mese di marzo combacia come sempre con i due Master 1000 americani di Indian Wells e Miami che quest’anno stanno dando risposte nette e precise: i millenials stanno diventando sempre più protagonisti. Ovviamente stiamo parlando di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: il primo ha dominato il torneo californiano tornando numero 1 al mondo, l’italiano invece sta trovando una continuità mai vista e il suo tennis sta migliorando di partita in partita. Potranno essere loro, finalmente, quella generazione capace di spodestare il dominio dei big 3 (rimasti ora in due dopo il ritiro di Federer), cosa non riuscita, per ora, ai tanto decantati “Next Gen”, nati nella fine degli anni Novanta.
Uno di questi è sicuramente Stefanos Tsitsipas. Il greco dato come uno degli eredi dei tre grandi che hanno segnato un’epoca ha per ora deluso le aspettative, disputando solamente due finali di Slam (Australian Open e Roland Garros, entrambe perse contro Djokovic). Il classe 1998 sta però cercando di recuperare la forma migliore dopo i problemi riscontrati ad Indian Wells. La sua condizione non è per niente ottimale e lo si è visto anche in Florida dove ha ceduto agli ottavi di finale contro il russo Karen Khachanov. Ma a far discutere sono state le sue dichiarazioni dopo la vittoria nel turno precedente contro Garin.
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“Il motivo per cui ho giocato a Indian Wells è che esiste una regola dell’Atp secondo la quale chi non partecipa a un Master 1000 subisce una pesante penalizzazione, togliendo il miglior risultato in un Master 1000 dell’anno precedente e non potendo riconquistare quei punti. E’ una cosa negativa, ma ho dovuto giocare per forza. Inoltre ti infliggono anche un’ingente multa ed è molto frustrante. Devono essere riviste le regole dell’Atp: non credo che nessuno voglia vedere giocatori che scendono in campo da infortunati”.