L’andamento negativo in campionato con 9 sconfitte in 27 partite sta oscurano il buon cammino in Champions League: l’allenatore è in bilico
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La sconfitta con polemiche nel big match contro la Juventus ha fatto riaffiorare i problemi in casa Inter dopo il passaggio ai quarti di finale ottenuto in Champions League con il pareggio per 0-0 contro il Porto. Se il cammino europeo è ottimo e il percorso, visti i sorteggi, potrebbe portare anche a traguardi insperati a inizio stagione, in campionato il ruolino di marcia è da considerarsi insoddisfacente con 9 sconfitte in 27 partite e un quarto posto sul campo. Per questo la posizione di Simone Inzaghi, in vista della prossima stagione, sarebbe in bilico.
Senza un grande risultato europeo, quindi, difficilmente Inzaghi avrebbe molti estimatori per la sua riconferma anche l’anno prossimo. Se poi dovesse addirittura non arrivare tra le prime quattro, cosa improbabile ma non impossibile vedendo i risultati, il ben servito sarebbe praticamente obbligatorio. Per questo la società inizia a guardarsi intorno e a valutare altri profili per la nuova Inter che sarà. Tanti i candidati possibili e Tuttosport ha provato a stilare una lista.
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I primi nomi che vengono fatti sono quelli che attirerebbero di più i tifosi e sono quelli di Antonio Conte, Diego Simeone e José Mourinho. Pare comunque difficile che questi tre possano accettare: i primi due hanno stipendi ad ora inaccessibili per le casse nerazzurre e dovrebbero praticamente dimezzarsi l’ingaggio, mentre lo Special One ha lasciato un ricordo indelebile nei cuori dei tifosi e ripetere l’epopea sarebbe praticamente impossibile: perché rischiare di bruciarsi?
Allora vengono avanzate anche altre candidature più low cost. Il quotidiano sportivo da i nomi di Roberto De Zerbi, Thiago Motta e Vincenzo Italiano. L’ex Sassuolo, però, ha già molti ammiratori in Premier League e il suo amore con il campionato inglese sembra già indissolubile. Gli altri due profili, invece, potrebbero essere più alla portata e in linea con le volontà della dirigenza: allenatori ambiziosi, amanti del gioco offensivo e con ingaggi non esorbitanti.