Penalizzazione Juventus, Grassani sgancia la bomba: ”Annullamento impossibile, ecco cosa rischia”
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La Juventus tenta l’impossibile nel piazzarsi tra le prime 4 nonostante il -15 in classifica, sperando che il filone dei processi non proiettino i bianconeri verso scenari clamorosi. In attesa della sentenza della Corte Federale d’Appello sui punti di penalizzazione, e in attesa di conoscere che cosa accadrà per quanto riguarda il filone stipendi, ai microfoni di ‘TVPLAY_CMIT’ ha parlato l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo che ha provato a fare una panoramica su quello che potrà accadere entro i prossimi mesi.
“La sentenza della Corte Federale d’Appello non richiederà l’annullamento dei punti totali di penalizzazione, non ci sono i margini: potrebbe verificarsi una riduzione del -15 ma è solo un’ipotesi. Il collegio di garanzia dovrà esprimersi sul terzo grado di giudizio che ha portato al -15 (nei primi due la Juventus era stata assolta) e verificare che tutto sia stato fatto senza errori. Stipendi? Questo è un argomento che dovrà essere valutato molto attentamente: ci sono in ballo 90 milioni che bisogna capire dove sono finiti, se effettivamente c’è stata una rinuncia o se sono stati ‘spostati’ per la stagione seguente. In quest’ultimo caso, se così fosse, se la Juventus venisse giudicata come società che ha adottato una condotta di slealtà sportiva, rischierebbe dall’ammenda alla radiazione. Credo che non sarà retrocessa perché in questo caso si dovrebbe dimostrare che ha falsato il bilancio; credo si procederà per una decisione che propenderà per una somma di punti totali di penalizzazione nella classifica finale.”
Dunque, la Juventus potrebbe cavarsela, o forse no: tutto dipenderà da quello che emergerà dall’inchiesta, se realmente sono state riscontrate delle irregolarità gravi tali da giustificare questo tipo di sentenze. Secondo Grassani, però, in tutto questo è in gioco – in primis – la credibilità della giustizia sportiva, che deve fare del proprio meglio per dare certezze ad un calcio italiano sull’orlo del declino a 360°. Per l’avvocato, la sentenza dovrebbe essere resa nota tra maggio e giugno. Non resta che attendere.